Bruxelles – Ancora Kolarov. Per la gioia dei romanisti, e la disperazione dei laziali. Aleksandar Kolarov, l’uomo capace di eguagliare il secondo dei due record che poteva ristabilire, ha atteso il suo terzo derby della Capitale per scrivere in modo ancor più indelebile il proprio nome negli almanacchi calcistici.
Un gol alla Roma con la maglia della Lazio, e poi due gol alla Lazio con la maglia della Roma. Nella storia dei derby può prolifico come ex. Era capitato anche ad Arne Selmosson, negli anni Cinquanta. Kolarov è stato l’unico, a oggi, a ripetere la storia di un calciatore capace di segnare nel derby con entrambe le maglie. Anche lui, prima coi colori bianco-celesti, poi con quelli giallo-rossi. Anche lui, a segnarne di più con la sua ‘nuova’ maglia, quasi a voler cancellare i ‘peccati’ di gioventù.
Arne Selmosson, da laziale, segnò due gol alla Roma (3 marzo 1957, Roma-Lazio 2-2, e 16 marzo 1958, Lazio-Roma 2-1). Quindi cambiò casacca, e arrivò a segnare per ben tre volte alla squadra che per prima l’aveva accolto nella capitale, per il giubilo dei tifosi romanisti. In tutti e tre gli incontro la Roma vinse (Lazio-Roma 1-3 del 30 novembre 1958, Roma-Lazio 3-0 del 12 aprile 1959, Roma-Lazio 3-0 del 18 ottobre 1959).
Con la rete messa a segno ieri nel derby, Aleksandar Kolarov completa il remake della parabola già vista con Selmosson. Adesso i gol in giallo-rosso per Kolarov sono due, contro l’unico gol in bianco-celeste nella stracittadina di Roma. Un sorpasso che non è servito però a regalare alla Roma i tre punti. In questo le storie dei due calciatori divergono. Per Selmosson ha sempre segnato in partite dove la Roma alla fine l’ha sempre spuntata, ieri per Kolarov e compagni non è stato così.