Bruxelles – Svolgere l’istruzione terziaria e laurearsi in un paese diverso da quello d’origine è diventato sempre più comune nell’Unione europea. Secondo i dati Eurostat nel 2017 gli studenti esteri provenienti sia da Paesi Terzi sia da Paesi dell’Ue che hanno completato il terzo livello di educazione in uno Stato membro sono stati 1,7 milioni. Tale numero è aumentato del 22% dal 2013 e rappresenta l’8,1% di tutti gli studenti che iscritti all’istruzione terziaria nel 2017 nell’Ue, dato che ha avuto anche un incremento dello 0,3% rispetto all’anno precedente.
L’istruzione terziaria è quella che racchiude l’educazione superiore, universitaria o il ciclo educativo e formativo al quale è possibile accedere in seguito alla conclusione di tutti i i cicli scolastici precedenti, ed il Paese europeo con il più alto numero di studenti stranieri in mobilità è il Lussemburgo (47%), seguito da Cipro (23%) e Austria (17%). Mentre le le percentuali più basse, stimate tutte intorno al 3%, sono state registrate in Croazia (2,9%), Spagna (3,2%) e Grecia (3,2%).
L’Italia nel 2017 non ha avuto un’elevata affluenza di studenti esteri che hanno scelto il nostro Paese per svolgere e completare gli studi dell’educazione terziaria. Tuttavia con il 5,3% di tali studenti in mobilità è posizionata quasi a metà classifica essendo non molto distante dalla media europea distante solo 2,8 punti percentuali. Dato che è comunque aumentato rispetto al 2016 quando la percentuale degli studenti in mobilità era ferma al 5.1%.