Bruxelles – No, nessuna promessa è stata fatta ai governi di Polonia, Ungheria o Italia per ottenere voti dai membri di quei paesi al Parlamento europeo per la sua elezione. Ursula von der Leyen, la presidente eletta dell’esecutivo europeo, smentisce ricostruzioni secondo le quali qualche ‘posto speciale’ sarebbe stato riservato nella sua Commissione o che siano state fatte promesse finanziarie per il prossimo budget pluriennale dell’Unione. “Sono stati espressi desideri”, dice in una conversazione con Der Spiegel fatta subito dopo il voto parlamentare, ma pubblicata solo oggi. “Promesse definitive – afferma la politica tedesca – possono essere fatte solo quando tutto il quadro sarà completo”. Dunque quando tutti i commissari saranno stati indicati dai governi e dunque a loro saranno assegnati i portafogli.
C’è anche un accenno alla questione dei migranti che arrivano in Europa. “Abbiamo bisogno di un nuovo inizio per la politica dei rifugiati”, dice von der Leyen, annunciando che insieme all’attuale primo ministro belga Charles Michel, che sarà il prossimo presidente del Consiglio europeo, presto inizierà a visitare le capitali europee per capire ciò che è ragionevole fare e ciò che è possibile fare. Il focus però sarà sull’Europa dell’Est, da dove arriva la stragrande maggioranza dei migranti. “Più funzionari per l’agenzia di protezione frontiera Frontex, più aiuto per l’Africa, la questione della distribuzione…- gli strumenti sono già tutti sul tavolo – dice la presidente eletta -. Ora abbiamo bisogno di trovare maggioranze per concretizzarli”.