Bruxelles – Il partito del presidente ucraino Vladimir Zelensky è in testa nelle elezioni legislative anticipate con il 43,11% dei consensi, secondo i dati quasi definitivi. Le elezioni si sono tenute questa domenica, a tre mesi di distanza dalle elezioni presidenziali che hanno visto l’ex comico, leader e fondatore del partito populista Servo del Popolo, essere eletto alla guida del Paese ricevendo oltre il 73% dei consensi.
Lo scorso maggio, dopo essere stato eletto, Zelenski aveva sciolto le camere e indetto nuove elezioni parlamentari anticipate, anche perché il suo partito (fondato appena dopo le presidenziali) non era rappresentato nel vecchio Parlamento, che fino a oggi appoggiava ancora un governo che faceva riferimento proprio all’ex presidente uscente Petro Poroshenko, uscito sconfitto dal ballottaggio di aprile.
Il partito Servo del Popolo è praticamente certo di avere la maggioranza assoluta (primo caso nella storia delle elezioni ucraine) ma sembra aperto a formare una coalizione con altre forze politiche. La maggioranza assoluta nel parlamento unicamerale è di almeno 226 seggi su 450 che vengono assegnati in parte con un sistema uninominale (199 seggi) ed in parte per liste.
Al secondo posto si è posizionato il Blocco d’opposizione pro-Kremlino, formazione che promuove il pieno ripristino delle relazioni con la Russia, che ha ottenuto il maggior numero di voti dopo il partito di Zelensky con il 13,3%, seguito da Solidarietà europea dell’ex presidente Petro Poroshenko, che non va oltre l’8,1%. Il partito del presidente sembra interessato a una coalizione con la piccola forza guidata dalla rock star Sviatoslav Vakarchuk, che ha sfiorato il 6%.
Il Partito fondato da Zelensky prende il nome proprio dall’omonima serie televisiva ucraina di successo dove l’ex comico e attore interpretava un professore deciso a diventare presidente senza tuttavia avere alcuna esperienza politica alle spalle, sfidando apertamente l’oligarchia ucraina e puntando buona parte della sua retorica elettorale sulla lotta alla corruzione . Quasi come successo nella realtà dove Zelensky è diventato presidente senza aver mai ricoperto alcun ruolo all’interno della politica ucraina, il quale cercherà di far approvare alcune delle riforme promesse in campagna elettorale, cosa che però senza una maggioranza parlamentare non è sostenibile.
Celebrando così la vittoria dal quartier generale del suo partito, il presidente ha assicurato che le sue “priorità sono quelle di mettere fine alla guerra, far tornare i nostri prigionieri e di sconfiggere la corruzione che persiste in Ucraina”.