Bruxelles – Il completamento della prima fase riguardante l’approccio comune del piano strategico per la sicurezza informatica della rete 5G è stato portato a termine da 24 Stati membri. Questo è il numero dei Paesi che hanno già presentato alla Commissione europea (che rifiuta di dire quali sono) le valutazioni nazionali sui rischi per la sicurezza della rete di trasmissione dati di quinta generazione inerenti alle minacce informatiche e il grado di sensibilità dei componenti e di vulnerabilità tecniche dell’innovativa infrastruttura digitale.
Dopo la Commissione ha raccomandato una serie di azioni concrete per valutare i rischi di sicurezza informatica delle reti 5G, tali Stati membri con le valutazioni nazionali non solo possono stabilire standard elevati in materia di cybersecurity, ma anche sfruttare appieno la nuova rete di quinta generazione. Alcuni Paesi hanno anche potuto adottare misure per rafforzare i requisiti di sicurezza applicabili, mentre altri stanno valutando l’introduzione di nuove misure nel prossimo futuro.
Il Commissario per l’Unione di sicurezza Julian King ha accolto con favore questo importante passo avanti nel quale “la maggior parte degli Stati membri ha presentato le proprie valutazioni riguardo i rischi del 5G, rispondendo prontamente alle richieste della Commissione di mettere in pratica misure concrete per contribuire a garantire la sicurezza informatica in tutta l’UE”.
“La valutazione nazionali sono necessarie per garantire agli Stati membri una preparazione adeguata all’introduzione della prossima generazione di connettività senza fili” ha dichiarato King, affermando come “tale tecnologia innovativa costituirà molto presto la spina dorsale della nostra società e della nostra economia”. Il Commissario esorta i Paesi dell’Unione a “mantenere l’impegno a favore di un approccio comune tale da rendere rapida e sicura l’introduzione del 5G”, sottolineando che è “essenziale una stretta cooperazione a livello europeo sia per raggiungere una solida sicurezza informatica, sia per permettare ai cittadini e alle imprese europee di usufruire al meglio di tutti i benefici che la rete 5G ha da offrire”.
Adesso questi 24 Stati membri approderanno alla fase successiva comprendente una valutazione coordinata dei rischi a livello comunitario che, insieme alla Commissione europea e all’Agenzia europea per la sicurezza informatica (ENISA), sarà completata entro il mese di ottobre proprio con l’obiettivo di aumentare il livello di difesa online e la resilienza dei sistemi di informazione in rete.