Bruxelles – I migranti arrivati in Europa nella prima metà del 2019 superando illegalmente i confini sono circa 42.000, un terzo rispetto al 2018. Lo rileva Frontex, l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, che spiega che a giugno 2019, il numero di casi d’immigrazione tramite rotte illegali è aumentato del 6% confrontato con maggio dello stesso anno, dunque 8.300 persone.
Per quanto riguarda la rotta dei Balcani occidentali nel mese di giugno, sono stati registrati quasi 500 rilevamenti di superamenti illegali delle frontiere esterne dell’Unione europea. Nei primi sei mesi si sono registrate 5.100 migranti, il doppio di quello di un anno fa, tra questi i cittadini dell’Afghanistan e dell’Iran hanno rappresentato la maggior parte delle persone individuate su questa rotta.
Mentre il fenomeno dell’immigrazione marittima è aumentato in modo costante negli ultimi anni, i principali punti d’ingresso sono stati le coste spagnole, italiane e greche. Esistono molteplici rotte nel Mediterraneo, ma le principali sono tre: quella occidentale verso la Spagna, quella centrale verso l’Italia, e quella orientale verso la Grecia, che è stata la più percorsa negli ultimi anni e rimane la rotta più frequentata verso l’Europa, con quasi 4.000 rilevamenti a giugno 2019.
Nel Mediterraneo orientale nei primi sei mesi dell’anno i rilevamenti sono stati inferiori rispetto a quello precedente diminuendo a 21.500 unità. Un decremento del 16%. La nazionalità afghana come la più diffusa tra coloro che affrontano la traversata in mare, circa un migrante su quattro.
Nel Mediterraneo occidentale invece il numero di ingressi irregolari è aumentato del 55% a giugno 2019 rispetto a maggio, raggiungendo quota 2.350 migranti. Qui tra gennaio e giugno sono sbarcate oltre oltre 10.300 persone provenienti principalmente da Marocco, Mali e Algeria, un dato che è comunque inferiore del 27% rispetto al primo semestre del 2018.
La rotta che interessa maggiormente l’Italia è quella del Mediterraneo centrale, dove a giugno 2019 i flussi migratori illegali hanno fatto registrare un numero di persone sbarcate oltre i confini nazionali pari a 1.150, una cifra uguale a quella di maggio dello stesso anno, anche se nei primi sei mesi del 2019 il totale degli ingressi è diminuito dell’83% rispetto al 2018, con 3.200 cittadini di Tunisia, Pakistan e Algeria che hanno attraversato il Mediterraneo.