Bruxelles – Il tasso più basso di occupazione dei cittadini in Europa lo si registra tra gli italiani di Puglia, Campania, Calabria e Sicilia. Lo rileva Eurostat in uno studio sull’occupazione a livello regionale.
L’occupazione dei cittadini di paesi terzi (persone che non hanno la cittadinanza europea) tra i 20-64 anni d’età nella maggior parte delle regioni dell’Ue nel 2018 era inferiore all’obiettivo del 75% di Europa 2020, ovvero strategia decennale proposta dalla Commissione europea nel 2010 basata su una visione di crescita intelligente, sostenibile e inclusiva.
Secondo i dati Eurostat i tassi più bassi inferiori al 50%, sono stati riscontrati in Germania, Belgio, Paesi Bassi, Svezia, Francia, dove nella regione d’oltremare del Mayotte si registra il tasso più basso del 22%, e Regno Unito. In una regione della Gran Bretagna si riscontra anche anche uno dei tassi più alti, superiore all’85%, insieme a quelle di Lituania e Repubblica Ceca, dove nella regione di Strední Morava quasi 9 cittadini non comunitari su 10 hanno un impiego (88%).
Per i cittadini di altri Stati membri dell’Unione europea (coloro che hanno la cittadinanza europea ma non hanno la cittadinanza del paese Ue in cui risiedono) il tasso di occupazione regionale superiore all’obiettivo del 75% di Europa 2020 si è riscontrato in più di metà delle regioni dell’Ue nel 2018.
Nel Regno Unito e in Lituania si sono riscontrate le percentuali più alti di persone che hanno un lavoro. Nella Cumbria in Gran Bretagna si raggiunge il 97%, seguita proprio da una regione lituana con il 95%, a queste si aggiungono altre dieci regioni il cui tasso di impiego dei cittadini europei è superiore al 90%, di cui sette nel Regno Unito e una in Repubblica Ceca, Svezia e Francia.
I tassi di occupazione più bassi invece si osservano in diverse regioni dei Paesi Bassi e dell’Europa meridionale, principalmente in Grecia con il 42% registrato nella regione di Voreia Ellada.
Anche per i cittadini nazionali (cittadini dello Stato membro dell’Unione europea in cui si trova la regione) il tasso di occupazione regionale superiore o uguale all’obiettivo della strategia Europa 2020 del 75% è stato osservato in più della metà di tutte le regioni dell’UE nel 2018.
Il tasso di occupazione regionale più elevato per i cittadini nazionali è stato registrato nella regione della capitale svedese, Stoccolma e Småland med öarna (87% ciascuno). Seguono tre regioni della Germania meridionale (Oberbayern, Friburgo e Stoccarda), una regione finlandese (Åland) e un’altra regione svedese (Västsverige); con dei tassi di occupazione superiori all’85%.
Dall’altra estremità invece, il tasso di occupazione regionale più basso per i cittadini nazionali, inferiore anche al 50%, è stato registrato in quattro regioni del sud dell’Italia: Puglia, Campania, Calabria e Sicilia, con il valore più basso di tutta l’Ue (44%).