Bruxelles – Da fenomeno planetario a caso di concorrenza sleale. Hello Kitty, la gattina con il fiocco rosso diventato nei decenni un prodotto commerciale tra i più venduti al mondo, in Europa è stata fermata alle frontiere. Sanrio, l’azienda giapponese produttrice di tutta la gamma di prodotti legati al personaggio di fantasia, avrebbe limitato le vendite transfrontaliere di prodotti di merchandising di Hello Kitty. Una limitazione della libera circolazione delle merci che ha indotto l’esecutivo comunitario a comminare 6,2 milioni di euro di multa.
L’indagine condotta dall’Antitrust a dodici stelle ha confermato che Sanrio, nel concedere le licenze di vendita di prodotti quali tazze, zaini, lenzuola, prodotti per la scuola e giocattoli, ha imposto delle condizioni contrarie alle regole del mercato unico. In particolare l’azienda nipponica prevedeva “clausole precise che vietano esplicitamente tali vendite”, assieme all’obbligo di riferire gli ordini per le vendite fuori territorio a Sanrio. Ancora, ai rivenditori di prodotti Hello Kitty venivano imposte limitazioni alle lingue utilizzate sui prodotti di merchandising.
“La decisione di oggi conferma che ai commercianti che vendono prodotti con licenza non può essere impedito di vendere prodotti in un altro Paese”, spiega il commissario per la Concorrenza, Margrethe Vestager. “Ciò comporta una minore scelta e prezzi potenzialmente più elevati per i consumatori ed è contrario alle norme dell’UE sulla concorrenza”. Con l’intervento dell’Antitrust, continua Vestager, “i consumatori, che comprino una tazza Hello Kitty o un giocattolo Chococat, possono ora trarre il massimo vantaggio da uno dei principali vantaggi del mercato unico: la possibilità di acquistare in Europa per le migliori offerte”.