Bruxelles – L’Unione europea deve definire una politica comune sulle migrazioni. L’ennesimo appello arriva dai ministri degli Esteri di Italia e Malta, che hanno diffuso un comunicato congiunto domenica al termine della vicenda dei 65 migranti della Alan Kurdi sbarcati nella piccola isola del Mediterraneo dopo complesse trattative.
“I Ministri degli Esteri di Italia e Malta, Enzo Moavero e Carmelo Abela, in riferimento alle ulteriori complesse situazioni che riguardano navi con a bordo migranti, il loro ingresso nelle acque territoriali dei due Paesi, l’attracco e lo sbarco in porti italiani e maltesi, confermano la ferma volontà di cooperare fra loro”, esordisce la nota congiunta nella quale però i due “ribadiscono, tuttavia, che è indispensabile assicurare un effettivo governo dei flussi migratori verso l’Europa, perché non è più ammissibile continuare a procedere, caso per caso, ricercando soluzioni in emergenza, con crescenti difficoltà politiche e gravissimi disagi”.
Secondo Moavero e Abela a questo scopo “occorre uno strutturato meccanismo permanente a livello di Unione Europea, che affronti l’insieme delle sensibili questioni che riguardano migrazioni e non si limiti unicamente alle sole procedure per il diritto di asilo. Riformare il regolamento di Dublino non basta, bisogna andare oltre e occuparsi di tutte le persone migranti”.
Per i due ministri, dei Paesi maggiormente coinvolti nella rotta centro mediterranea delle migrazioni “affinché possa essere avviata una discussione organica, in grado di condurre i governi degli Stati UE a convergere verso una politica comune per le migrazioni, i due Ministri chiedono che sia iscritto nell’ordine del giorno del prossimo Consiglio Affari Esteri UE di luglio uno specifico ed esplicito punto”.