Bruxelles – La presidenza del Parlamento europeo è ancora una volta italiana. La scelta del successore di Antonio Tajani è caduta su David Sassoli, esponente del PD, che, alla seconda votazione, ha avuto la meglio su altri tre candidati in corsa: Ska Keller per i Verdi, Jan Zahradil per i conservatori e Sira Rego per la sinistra.
Rieletto al parlamento europeo alle elezioni del 26 maggio scorso, Sassoli fa parte del Partito Democratico ed è presente negli emicicli di Strasburgo e Bruxelles dal 2009, e nell’ultima legislatura è anche stato uno dei 14 vice presidenti dell’Eurocamera.
David Maria Sassoli volto noto della televisione italiana, fiorentino di nascita, classe 1956, dopo la laurea in Scienze politiche presso l’Università degli studi di Firenze ha iniziato a lavorare come giornalista, collaborando a piccoli giornali ed agenzie di stampa, per poi passare nella redazione romana del quotidiano Il Giorno. La sua carriera televisiva sui maggiori telegiornali nazionali inizia nel 1992 come inviato di cronaca del Tg3. Successivamente ha lavorato ad altri programmi di informazione su Rai Uno e Rai Due, per poi entrare, nel 1999, nella redazione del TG1, come inviato speciale. Nei successivi dieci anni il suo impegno si è concentrato nella conduzione delle principali edizioni del notiziario e sui grandi avvenimenti interni e internazionali. Nel 2007 è diventato vice direttore del TG1 e responsabile dei programmi di approfondimento “TV7″ e “Speciale TG1″.
Fin da giovane si sempre è impegnato in associazioni educative, come quella degli scout e in movimenti giovanili cattolici. Le vicende politiche del suo Paese lo hanno sempre coinvolto, e per questo entra a far parte del neonato Partito Democratico nel 2007. Alle elezioni europee del 2009 verrà eletto come europarlamentare con oltre 400.000 preferenze e nella legislatura 2009-2014 ha ricoperto anche l’incarico di capo delegazione del Pd. Dopo la sconfitta alle primarie come Sindaco di Roma nel 2012, ha continuato come europarlamentare e nel 2014 è stato rieletto al Parlamento europeo. Il 2 luglio la scelta del Partito Socialista europeo per la Presidenza del Parlamento, è ricaduta su Sassoli, già vicepresidente nella scorsa legislatura, con 75 voti a favore, 39 contrari e 13 astenuti.
“Mi candido perché credo che l’Europa sarà più forte solo con un Parlamento europeo in grado di giocare un ruolo più importante – ha detto Sassoli nel presentare la sua candidatura all’Aula -. Dobbiamo essere tutti, comunque la pensiamo, impegnati nel costruire la casa della democrazia europea e questo parlamento deve essere la casa della democrazia europea. Dobbiamo restituire la fiducia reciproca fra cittadini ed istituzioni – ha ammonito – e servirà tutta la nostra ambizione ed il nostro coraggio per affrontare le grandi sfide del cambiamento climatico, della giustizia sociale, del governo delle politiche migratorie, della crescita e delle condizioni di pari opportunità e dei diritti per tutti”.