Bruxelles – In attesa che parta il Tour de France il 7 luglio da Bruxelles, il Comitato Economico e Sociale europeo (CESE) ha organizzato un evento per far capire l’importanza che questo sport ha avuto nella storia del nostro continente e quanto contribuisca, ancora oggi, nella tendenza della società moderna a privilegiare una mobilità sempre più smart e pulita. Cosa che oggigiorno spesso si traduce molto semplicemente nel prendere una bicicletta elettrica per raggiungere la nostra destinazione.
Lo ha fatto chiamando il giornalista Alberto Toscano a presentare il suo libro “Una bici contro il fascismo”, che racconta delle avventure di Gino Bartali, il campione italiano di ciclismo contrario al regime di Mussolini e che salvò centinaia di famiglie ebraiche italiane durante l’Olocausto. Un libro che fa capire inoltre quanto il ciclismo “Faccia parte dell’identità europea più profonda. È il cavallo del povero, del lavoratore. A la base di questo sport vi è la base dell’identità popolare europea”, secondo le parole di Toscano.
Da non sottovalutare neanche l’importanza che questo sport ha sulla salvaguardia dell’ambiente, un altro tema oggi molto sentito ed in cui il ciclismo riesce ancora oggi ad ispirare moltissimi a optare per una mobilità “più facile, che dia la possibilità di combattere il cambiamento climatico e permetta ad ogni persona di potersi spostare”, come ha detto Pierre Jean Coulon, presidente della sezione TEN del CESE.