Bruxelles – Con l’entrata nel terzo giorno di incontri dei capi di Stato e di governo per la discussione sulle nomine dei “top jobs” europei, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte fa sapere quali sono le sue preferenze per la Commissione europea: “A me piacerebbe una presidente della commissione donna”, afferma il premier.
Il criterio di genere però dovrà essere affiancato anche da quello geografico e dalla capacità per il futuro candidato di mostrarsi lungimirante, secondo Conte. Insomma, “Pensare ad una nomina del tutto avulsa dai criteri di appartenenza di famiglie politiche non ha senso, ma questo criterio non può essere assorbente”, ha sottolineato il premier, che si è mostrato contrario alla figura dello Spitzenkandidat, “perché significa che le affiliazioni politiche prevalgono su tutte le altre considerazioni”.
Nelle sue dichiarazioni il leader Italiano ha anche fatto presente come “non possiamo avviare questa legislatura sulla base di una decisione presa da un blocco precostituito” e che “bisogna coinvolgere tutti i paesi”, rifiutando così l’idea di un’Europa che prende decisioni a blocchi. Poco più avanti ha anche ribadito: “L’Italia rivendica un portafoglio economico di peso, ma soprattutto rivendica la possibilità di partecipare alla decisione finale”.