Bruxelles – Dopo 15 giorni in mare la situazione dei 42 migranti a bordo della Sea-watch 3 non accenna a migliorare ed il commissario europeo alla migrazione, Dimitris Avramopoulos, in una sua dichiarazione lasciata all’ANSA, rivolge un appello agli Stati membri “a mostrare solidarietà”. Ha continuato poi dicendo che “È solo attraverso un approccio europeo congiunto, mano nella mano, che saremo capaci di trovare soluzioni reali”.
E tuttavia per ora non vi sono segni di cambiamento seppure, secondo le parole del commissario “alcuni Stati stiano mostrando la volontà di partecipare a tali sforzi di solidarietà”, ma naturalmente “la soluzione per le persone a bordo è possibile solo una volta sbarcate”. Per questo Avramopoulos spera “che l’Italia contribuisca ad una veloce soluzione per quanti sono a bordo”.
Nel frattempo, questa mattina la delegazione del Pd al parlamento europeo ha inviato una lettera-appello al commissario proprio per chiedergli di intervenire presso il governo italiano. Nella lettera gli eurodeputati scrivono che “La soluzione a questa situazione non può essere il respingimento dei migranti in Libia, che non può essere considerata un porto sicuro”. Fanno anche appello agli Stati membri chiedendo che “facciano la propria parte e trovino una soluzione concreta a questa situazione”, puntando il dito contro il Regolamento di Dublino, giudicato colpevole di ciò che sta accadendo. Per i deputati europei infatti “si tratta di un problema strutturale al quale non possiamo rispondere con soluzioni ad hoc ma con riforme comuni a livello europeo”.