Bruxelles – “La tortura e altri trattamenti crudeli, inumani o degradanti sono categoricamente vietati dal diritto internazionale e dell’Unione”. L’ Alta rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza Federica Mogherini ribadisce con forza, a nome dell’Ue, la netta opposizione a qualsiasi atto di tortura in tutto il mondo.
Così, di fronte alle continue violazioni di tale divieto e in occasione della Giornata internazionale a sostegno delle vittime della tortura del 26 giugno 2019. L’Europa torna ad invocare la ratifica universale e l’attuazione da parte di tutti gli Stati della Convenzione dell’ONU contro la tortura e del relativo protocollo facoltativo (OPCAT), ovvero il trattato internazionale contro la tortura ed altre pene o trattamenti crudeli, inumani o degradanti.
Gli strumenti politici e finanziari a disposizione dell’Ue per intensificare le sue attività vanno dalla protezione delle vittime, ad azioni di sensibilizzazione, alla denuncia degli abusi, al sollecitare gli Stati a rispettare gli obblighi internazionali, all’indagare su denunce di tortura e all’assicurare i responsabili alla giustizia. Inoltre gli Stati membri mantengono con paesi terzi regolari dialoghi politici e sui diritti umani, impegnandosi a sostenere finanziariamente varie organizzazioni civili nella lotta contro la tortura.
“Operare in difesa dei diritti umani a livello internazionale, nazionale e regionale, risulta un lavoro essenziale per eliminare ogni forma di tortura ed ogni altro trattamento crudele”, prosegue Mogherini. Infatti, l’Alta Rappresentante degli affari esteri dell’Ue conclude affermando come “negli ultimi quattro anni, 23 milioni di euro sono stati investiti in progetti contro pene e trattamenti inumani, e altri 8 milioni di euro supplementari sono previsti per il 2019”.