Bruxelles – Niente nomine. Il Consiglio europeo, come in realtà largamente atteso, non è riuscito a sciogliere il nodo dei “top jobs” e nella nottata si è arreso: ci sarà un nuovo incontro il 30 giugno (alle 18) per tentare di sciogliere la matassa. “Abbiamo ancora alcuni problemi”, ha ammesso la cancelliera Angela Merkel, che continua ad incontrarsi con il presidente francese Emmanuel Macron, ma senza trovare un’intesa.
L’unica certezza è la bocciatura dello spitzencandidat del PPE Manfred Weber, respinto (perché mancante di peso e storia politica sufficienti al ruolo di presidente della Commissione) dai deputati socialisti e liberali, e osteggiato come noto anche da Macron. Il PPE continua a dire che quello è il candidato, ma è solo una posizione negoziale, non lo può “sostituire” con un altro finché non si è sicuri di chi sarà in grado di prendere il posto di presidente della Commissione europea.
Nella notte, dopo la fine del Consiglio, nell’hotel dove dormono tutti e quattro c’è stato un incontro al bar tra Merkel, Macron e il premier lussemburghese Xavier Bettel al quale ha partecipato anche l’italiano Giuseppe Conte, che invece prima del Consiglio non aveva avuto nessun incontro con i colleghi e durante, come spiegato da Palazzo Chigi, aveva avuto solo alcuni “aggiornamenti” dai colleghi, dunque nessuna “consultazione”, a conferma del momento di isolamento che vive il governo italiano nell’Unione.
Il Consiglio, ha spiegato il suo presidente Donald Tusk al termine dei lavori, “ha avuto una piena discussione sulle nomine, tenendo conto della posizione del Parlamento europeo, ma non ha trovato una maggioranza su alcun candidato”. Per ora ancora si è alla fase del “pacchetto” di nomi, ha aggiunto. “Vedo che non è tanto facile sostituirmi”, ha detto Jean-Claude Juncker con una battuta.
Tusk ha poi annunciato che ci sarà un nuovo summit straordinario il 30 giugno, “strizzato” tra la fine del G20 in Giappone, al quale partecipano sei leader europei oltre che lo stesso Tusk e Jean-Claude Juncker, e l’inizio della nuova legislatura del Parlamento europeo, il 2 luglio. Per quella data i leader dell’UE vorrebbero aver chiuso la trattativa su tutti i nomi: presidenza della Commissione, del Consiglio, Alto rappresentante, presidente del Parlamento e della BCE.