Bruxelles – Il marchio usato da Adidas di tre strisce parallele applicate in qualsiasi direzione non può essere registrato come marchio UE, perché troppo generico. Non si tratta del famoso simbolo con le tre strisce oblique, ma della richiesta della società tedesca di impossessarsi di qualsiasi serie di tre strisce orientate in qualsiasi modo.
Il Tribunale dell’UE sentenzia oggi che l’azienda “non ha provato che tale marchio ha acquisito, in tutto il territorio dell’Unione, un carattere distintivo in seguito all’uso che ne era stato fatto”.
Nel 2014 l’Adidas registrò il suo marchio nell’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (EUIPO) e nella sua domanda di registrazione la compagnia lo descrisse come “costituito da tre strisce parallele equidistanti di uguale larghezza, applicate sul prodotto in qualsiasi direzione”. Nel 2016 però la società belga “Shoe Branding Europe BVBA” fece domanda di dichiarazione di nullità basandosi sul fatto che lo stesso marchio fosse in realtà privo di qualsiasi carattere distintivo “sia intrinseco sia acquisito in seguito all’uso”, trovando il consenso dell’EUIPO.
In seguito l’Adidas fece ricorso contro la decisione presa dall’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale, ma la sua azione è stata ora respinta. Il Tribunale Ue ha rilevato che il marchio in causa non è a tutti gli effetti un marchio a motivi, quanto più un marchio figurativo ordinario. Inoltre, nella sua sentenza il Tribunale afferma anche che l’EUIPO nel prendere la sua decisione non ha commesso nessun errore di valutazione nel ritenere che il marchio non abbia acquisito in tutto il territorio dell’UE un carattere distintivo in seguito al suo utilizzo.