Bruxelles – L’Unione europea si prepara alla prossima riunione del G20, che per il 2019 si terrà ad Osaka. Il Giappone avrà per la prima volta la presidenza dell’evento con il Primo ministro Shinzo Abe che accoglierà i rappresentanti dell’UE: il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, ed il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker.
L’Unione europea è a tutti gli effetti membro del G20, insieme ad altri 4 Stati membri (Francia, Germania, Italia e Regno Unito), con Spagna e Paesi Bassi che parteciperanno da invitati. L’UE Rappresenta la seconda potenza economica mondiale dopo gli Stati Uniti e la terza per rappresentanza demografica dopo Cina ed India tra i vari Stati partecipanti alla riunione. Vuole dunque far sentire il suo peso su quel tavolo, anche perché molti dei temi su cui il Giappone ha deciso di puntare sono particolarmente importanti anche per il vecchio continente. I punti su cui ci si concentrerà sono la crescita economica e la riduzione delle disuguaglianze; infrastrutture di qualità e salute; cambiamenti climatici e rifiuti negli oceani; economia digitale; e sfide legate all’invecchiamento della popolazione, oltre che a discutere le riforme cui l’Organizzazione mondiale del commercio (WTO) andrà incontro.
Su quest’ultimo punto la Commissione europea assicura che non vi saranno delle decisioni definitive su come il funzionamento del WTO verrà cambiato, ma l’Unione vuole portare l’organizzazione di nuovo al passo con i cambiamenti che il mondo ha visto nel corso del 21esimo secolo, migliorando il funzionamento del sistema commerciale multilaterale attraverso il rafforzamento del suo ruolo di monitoraggio e superando lo stallo nel sistema di risoluzione delle controversie così come lavora attualmente.
Sull’economia digitale i due rappresentanti europei presenteranno le loro opinioni sull’importanza di creare una soluzione globale per la tassazione di un settore che vede le aliquote fiscali per le sue società essere ad un livello di molto inferiore rispetto a quello di altre aziende più convenzionali. E sempre sul tema “economia”, L’UE insieme alle altre nazioni partecipanti al G20 affronterà il problema della disuguaglianza di genere nel mondo del lavoro e quello di una popolazione, soprattutto quella europea, che è sempre più vecchia. I dati mostrano come l’età media dei cittadini europei salirà a 45 anni entro il 2030, la più alta del mondo.
L’Unione coglierà l’occasione del meeting tra le venti potenze più industrializzate del mondo per riaffermare il suo impegno nella lotta al cambiamento climatico e la sua totale osservanza degli accordi presi a Parigi sul clima. Promuoverà inoltre il suo sistema di economia circolare, sottolineando come bisognerebbe dare un taglio al metodo classico di crescità economica usato sinora nel mondo che degrada enormemente l’ambiente. Promuoverà per questo anche maggiori investimenti in infrastrutture sempre più sostenibili da un punto di vista sociale, ambinetale ed economico.
Infine, i Presidenti Juncker e Tusk, comunicheranno il loro forte sostegno verso la lotta al terrorismo e l’importanza di una continua e responsabile cooperazione internazionale per la gestione del problema migratorio.