Bruxelles – Il Consiglio UE ha adottato nuove conclusioni sugli orientamenti che l’Unione europea dovrà mantenere sull’acqua potabile ed i servizi igienico-sanitari inerenti il cosiddetto “oro blu”, intesi entrambi come materia di diritti umani.
Si calcola che ad oggi circa 2,1 miliardi di persone non abbiano ancora un accesso a servizi di acqua potabile sicuri e che 4,5 miliardi non siano in possesso di servizi igienici che possano garantire la loro salute. Ad alimentare ancora di più gli allarmi nei confronti del problema delle scorte di acqua mondiale contribuiscono la crescita demografica globale ed i cambiamenti climatici, che con molta probabilità faranno crescere i conflitti legati all’uso di questo bene primario per la sopravvivenza umana.
Per questo, con le nuove linee guida approvate dal Consiglio, l’Ue vuole impegnarsi a garantire che questo diritto all’acqua potabile ed ai servizi igienici possa essere rispettato ed attuato in tutto il mondo. Lo fa dando istruzioni e indicazioni su come utilizzare gli strumenti di politica estera dell’UE, compresa la cooperazione allo sviluppo, per promuovere e proteggere i diritti umani.