Bruxelles – La Commissione europea nega che la Libia sia un “porto sicuro” nel quale sbarcare i migranti salvati in mare.
Interpellata sulla vicenda della nave Sea-Watch, alla quale la Libia ha offerto approdo con soddisfazione del ministro degli Interni Matteo Salvini la portavoce del settore ha detto che “la Libia con soddisfa le condizioni di un porto sicuro”, difendendo di fatto la scelta del comandante della nave che ha rifiutato l’offerta libica.
Stiamo assistendo all’ennesima sceneggiata: dicono di essere i buoni, ma stanno sequestrando donne e bambini in mezzo al mare.
Per loro, #portichiusi!— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) June 14, 2019
La portavoce Natasha Bertaud, ha spiegato che “tutte le imbarcazioni che navigano con bandiera UE sono obbligate a rispettare il diritto internazionale quando si tratta di ricerca e soccorso, cosa che comprende la necessità di portare le persone salvate in un porto sicuro”. Condizioni, continua Bertaud, “che attualmente non ci sono in Libia”.
Per il momento comunque non sembra ci siano aperture da parte dell’Italia per l’accoglienza dei 53 migranti a bordo della nave, che rimangono ancora bloccati nel Mediterraneo.