dall’inviato
Lussemburgo – Christine Lagarde ringrazia, ma declina l’invito a sedere sui più alti scranni europei. “Ho una missione da compiere e un mandato da portare a termine”, dice la direttrice del Fondo monetario internazionale parlando del suo futuro dopo aver presentato il rapporto del FMI sull’eurozona ai ministri economici dell’Eurogruppo. Il nome di Lagarde ha preso piede nell’intricato negoziato per il rinnovo delle più alte cariche comunitarie, che apparentemente non sono oggetto di desidero per la diretta interessata.
C’è da rinnovare la presidenza di Parlamento e Commissione Ue, di Consiglio europeo, e di Banca centrale europea (BCE). Il nome dell’economista francese è iniziato a circolare, quale possibile opzione per la nuova guida di esecutivo comunitario o eurotower. “Sono lusingata di far parte di questo mercato europeo”, dice riferendosi alle contrattazioni politiche in atto. Poi però chiude le porte ad ogni possibilità di nomina.
Una decisione ufficiale, e per certi aspetti dovuti. In veste di responsabile del Fondo monetario internazionale non può permettersi di annunciare pubblicamente di correre per alte cariche europee. Ne andrebbe della credibilità della figura e dell’istituzione. Probabilmente la francese, esponente dei Repubblicani, membro dei Popolari europei (PPE), aspetta l’esito delle trattative politiche se davvero culla ambizioni per le istituzioni comunitarie.