Bruxelles – Il numero di persone che vivono nella Germania orientale è sceso a livelli talmente bassi paragonabili a quelli visti per l’ultima volta nel 1905. Lo dimostra lo studio di uno dei maggiori istituti di ricerca tedeschi, l’Ifo Institute for Economic Research di Monaco, che tramite un’analisi politica economica condotta dalla filiale di Dresda, ha portato a dei risultati significativi sui dati demografici della Germania.
Il centro studi dimostra come l’impatto duraturo della divisione tedesca del dopoguerra sembra essere stato ampiamanete sottovalutato, infatti “nonostante la riunificazione, i dati demografici delle due parti del Paese si stanno allontanando quasi senza controllo. Questo aspetto viene spesso trascurato e richiede una particolare considerazione politica”, afferma Felix Roesel, autore dello studio, dicendo che ” la Germania Est sta vivendo un processo di spopolamento, in particolare dopo la caduta del muro di Berlino avvenuta esattamente 30 anni fa, da quando milioni di persone sono andate ad ovest”.
Di conseguenza la crescita della Germania orientale non è stata al passo della Germania occidentale, altrimenti “Dresda e Lipsia sarebbero due volte più grandi ed entrambe avrebbero avuto una popolazione di più di un milione di abitanti” dice il ricercatore dell’Ifo. In effetti attualmente in ciascuna delle due città della Sassonia vivono quasi 555.000 persone, e un’altra ragione principale che ha determinato il declino demografico della popolazione della Germania orientale è identificabile nell’esodo di massa dall’allora Germania Est avvenuto tra il 1949 e la costruzione del muro di Berlino nel 1961.
Prima della divisione del territorio tedesco, circa settant’anni fa, sia la Germania orientale che quella occidentale erano progredite e si erano sviluppate essenzialmente in parallelo. Invece “oggi invece il tasso di disoccupazione e il reddito dei cittadini nell’est e nell’ovest stanno lentamente convergendo, e le cifre demografiche si allontanano sempre più” prosegue Rosel, confermando come sia necessario mantenere una politica di coesione per evitare che venga rigettate l’opportunità di concentrare finanziamenti pubblici dell’UE nelle grandi città della Germania orientale in vista della definizione del bilancio 2021-2027. Concludendo, il ricercatore dell’Ifo, sostiene che “la divisione della Germania ha ridotto allo stremo le zone rurali dell’est, per cui la fine del sostegno a tali aree sarebbe una punizione davvero ingiusta, c’è bisogno di una coesione sociale sia in città che tra la popolazione rurale”.
Il termine “coesione” richiama le politiche in materia dell’Unione europea, che si possono realizzare grazie ai fondi che Bruxelles eroga per le aree più svantaggiate e che in questi mesi si sta ridiscutendo per il prossimo periodo di sette anni. Dunque questa ricerca potrebbe contribuire a richieste di salvaguardia dei livelli di sostegno.