Bruxelles – A poco più di una settimana dalle elezioni europee, oltre ad avere il più alto tasso di partecipazione al voto tra i cittadini degli ultimi 20 anni, un’altra novità è che le minoranze etniche rappresentate all’interno del Parlamento sono cresciute rispetto alla scorsa legislatura seppur non in maniera sufficiente, a prendere in considerazione la totalità di questi gruppi.
Se prendiamo ad esempio solamente le persone di colore, vediamo come il numero sia salito dai 18 del 2014 ai 30 del 2019, ma le minoranze etniche sono circa il 10% della popolazione dell’Unione europea mentre all’interno dell’emiciclo siederanno approssimativamente solo 36 parlamentari a rappresentarle (circa il 5% su 751 eurodeputati). Un numero destinato a scendere nel momento in cui la Gran Bretagna lascerà l’Europa, quando la percentuale calerà a circa il 4%.
Di questi 36, 17 sono donne e 19 uomini. Divisi poi in 6 membri rappresentanti le minoranze nazionali; 7 persone di discendenza africana (di cui 6 sono donne); 6 di origine nordafricana; 6 dal medio-oriente; e 6 dal sud-est asiatico (eletti tutti nel Regno Unito e che quindi lasceranno il Parlamento europeo dopo la Brexit).
Per le rappresentanze a livello politico, 17 provengono dai partiti di sinistra, 8 dai liberali ed 11 dai partiti di destra. Il paese che ha eletto più rappresentanti di minoranze etniche è la Gran Bretagna con 7 europarlamentari (MEP), Francia seconda con 6, a cui seguono Germania e Svezia con rispettivamente 5 e 4 deputati.
Questi dati, come presentati dall’ENAR (European Network Against Racism), evidenziano che l’UE soffre ancora di problemi di sottorappresentanza, in particolare per le persone di colore. Problema ” dovuto ad una moltitudine di fattori, incluso il razzismo strutturale insito nella società europea ed una bassa proporzione di candidati provenienti da minoranze etniche all’interno dei partiti, che faticano oltretutto a mettere in luce questi gruppi nelle loro liste”. Enar auspica dunque di un maggiore coinvolgimento delle istituzioni europee, soprattutto della Commissione che ha il potere di implementare regole a livello dell’Unione per migliorare questa situazione di scarsa rappresentanza.