Bruxelles – La Commissione europea e l’Alta Rappresentante per gli Affari Esteri e le Politiche di Sicurezza, Federica Mogherini, hanno presentato un rapporto congiunto sull’attuazione del piano per migliorare la mobilità militare in Europa, adottato nel marzo del 2018.
Nel rapporto vengono descritti i progressi compiuti finora in questo campo e le vie da seguire in futuro con, in primis, l’analisi dei gap nei requisiti tra le infrastrutture di trasporto militare e civile che viene ad avere un riscontro positivo. Gran parte degli standard militari risultano soddisfatti dalla rete transeuropea di trasporto (TEN-T). E inoltre, per quanto riguarda i dati geografici della rete militare, il 94% dell’infrastruttura rilevante a scopi strategici combacia con la TEN-T.
Un traguardo che dovrebbe aprire la strada anche a nuovi finanziamenti da parte della Commissione per 6,5 miliardi di euro, rientranti nel progetto “Connecting Europe Facility” all’interno del prossimo bilancio UE 2021-2027, con lo scopo di permettere un doppio utilizzo (civile e militare) delle infrastrutture di trasporto europee.
Miglioramenti sono stati apportati anche nello snellimento delle procedure doganali per i movimenti militari transfrontalieri in Europa; nell’imposta sul valore aggiunto (IVA) sulle forniture alle forze armate quando queste sono schierate al di fuori del proprio Stato membro e partecipano a missioni di difesa nell’ambito della politica di sicurezza comune; e del trasporto di merci pericolose per rendere questo processo più facile.
Tra i vari obiettivi di questi progetti vi è sicuramente la volontà di poter garantire maggiore sicurezza ai cittadini europei e rendere la cooperazione all’interno dell’Unione europea più efficace, consentendo agli Stati membri di agire più rapidamente ed efficacemente nel quadro della politica di sicurezza e di difesa comune, rispettando allo stesso tempo la sovranità nazionale e il processo decisionale dei singoli membri dell’UE.