Bruxelles – Dopo il picco raggiunto nel 2017 del 14,3%, in aumento continuo dal 2007, ecco che le quote di lavoratori temporanei di età compresa tra i 15 ed i 64 anni in Europa tornano a scendere, se pur di poco. Nel 2018 questi dipendenti hanno rappresentato il 14,1% del totale.
La Spagna ne ha il numero maggiore, con oltre 1 persona su 4 in occupazione temporanea (circa il 26,9%). Simile la Polonia con il 24,3%, seguita dal Portogallo (22%). Per incontrare l’Italia bisogna arrivare al sesto posto con il 17,1% dei lavoratori sotto lavoro temporaneo.
Gli Stati membri dell’UE con meno dipendenti temporanei sono al 2018 Romania (1,1%), Lituania (1,6%), Lettonia (2,7%), Estonia (3,5%) e Bulgaria (4,0%).
Tra le varie fasce di età, ad essere assunti per questi posti sono principalmente i giovani tra i 15 ed i 24 anni (43,3%), rispetto alle persone tra i 25 ed i 54 anni (12,1%), e quelli tra i 55 ed i 64 (6,6%).
In una divisione per genere, la proporzione di dipendenti di sesso femminile di età compresa tra 15 e 64 anni in occupazione temporanea nell’UE nel 2018 è stata del 14,7%, rispetto al 13,6% degli uomini. Rimarcando ancora una volta le disparità che si possono incontrare nel mondo del lavoro.