Bruxelles – Il bando USA sul sistema Android potrebbe avere effetti gravissimi anche in Europa. Intervenuto alla Conferenza sulla sicurezza informatica all’università di Potsdam, in Germania, il vicepresidente di Huawei, Ken Hu, ha sollevato la questione chiedendo all’UE di “non costruire nuovi muri nel mondo della tecnologia”.
In risposta alle accuse del governo degli Stati Uniti che ha inserito l’azienda cinese in quella che viene definita una lista nera per il presunto coinvolgimento in attività contrarie agli interessi della sicurezza nazionale o della politica estera americana, Ken Hu ha definito tali accuse “infondate” sottolineando l’importanza dei dispositivi basati su Android (un prodotto di Google) nell’economia europea.
“Circa tre quarti degli utenti UE utilizzano uno smartphone basato sul sistema operativo prodotto da Google e Huawei rappresenta il 20% di questo mercato”, ha ricordato il vicepresidente del colosso cinese esprimendo il suo rammarico su come “tali decisioni prese dal governo USA possono causare gravi danni a consumatori e imprese europee”.
“Questo potrebbe stabilire un pericoloso precedente andando contro i principali valori della comunità imprenditoriale internazionale, tagliando così Huawei fuori dalla catena di distribuzione globale e interrompendo la concorrenza leale sul mercato”, ha proseguito. Il problema va affrontato “congiuntamente” secondo il vicepresidente Huawei poiché potrebbe accadere “a qualsiasi altra industria e azienda in futuro”.
Parlando nel campus dell’università di Potsdam, vicino al sito storico dove un tempo sorgeva il muro di Berlino,Ken Hu ha concluso dicendo come “non si vuole costruire un nuovo muro in termini di tecnologia e commercio, e che per mantenere la prosperità per la società umana è necessario un ecosistema globale in grado di promuovere crescita economica più forte e un’innovazione tecnologica più rapida”.