Bruxelles – Un voto decisivo anche per la politica spaziale dell’UE. Un motivo in più che alla vigilia del voto del 23/26 maggio ha spinto le più importanti imprese dell’industria spaziale a rivolgere un appello alle istituzioni di Bruxelles, con l’obiettivo di accelerare la sfida per fronteggiare la concorrenza di Stati Uniti e Cina. Il documento è stato firmato da Giulio Ranzo, ceo di Avio, André-Hubert Roussel, ceo di ArianeGroup, Pierre Godart, ceo di ArianeGroup Germania, e Stéphane Israël, ceo di Arianespace.
“I nuovi vettori europei Ariane 6 e Vega C decolleranno il prossimo anno dal Centro spaziale europeo nella Guyana francese e il successo di questi due progetti – si legge nel documento – conferma il dinamismo del nostro settore spaziale e apre un nuovo capitolo dell’epopea dei lanciatori europei”.
Ariane, dalla prima missione nel dicembre 1979, ha effettuato 247 lanci, portando in orbita 445 satelliti. In futuro continuerà a essere costruito dal consorzio di 13 Paesi europei, con Francia, Germania e Italia come contributori principali. Vega, il razzo per carichi leggeri della famiglia di vettori europei, ha iniziato a operare nel 2012 realizzando il record mondiale di 14 voli consecutivi di successo portando in orbita 28 satelliti.
Un’ industria che conta più di 40 mila addetti altamente qualificati, che è un modello per l’Europa e che ha avuto impulso ancora prima del Trattato di Lisbona, con l’adozione di una politica spaziale. Nel sollecitare un impegno ancora più vigoroso, nel documento si ricorda che i programmi Ariane e Vega sono il risultato di questo lavoro, frutto delle competenze tecnologiche, dell’ingegno europeo e della capacità di lavorare insieme dei Paesi membri. Un patrimonio che ha portato alla leadership nelle missioni per i satelliti scientifici e di telecomunicazioni, osservazione della terra e navigazione.
“Per reggere la concorrenza di Usa e Cina che possono beneficiare di bilanci civili e militari in continua crescita in un mercato spaziale che triplicherà nei prossimi vent’anni – si legge nell’appello ai futuri membri del Parlamento che dovranno approvare il budget spaziale europeo per il prossimo decennio e ai Paesi membri dell’Esa – chiediamo di decidere presto il percorso per i lanciatori Ariane e Vega assicurando le risorse necessari per proseguire nell’impegno e rimanere pionieri nella conquista dello Spazio”.
L’industria spaziale sollecita le istituzioni dell’UE ad agire per “un’Europa unita e coesa l’unico modo per affrontare le sfide che ci aspettano. Il programma Galileo ci permette di avere il migliore sistema di posizionamento satellitare del mondo; il programma Copernicus della Commissione Europea è il maggior fornitore mondiale di dati sull’osservazione della Terra.
“Vogliamo uno Spazio sostenibile – concludono i firmatari – per garantire ai nostri figli un futuro sostenibile sulla Terra. Per questo serve avere un’Europa unita nelle diversità pronta ad affrontare con coraggio le sfide di domani a livello globale”.