Bruxelles – Il controllo dei mari e delle frontiere terrestri adesso si sposta oltre la zona dell’UE. Frontex, l’Agenzia di guardia costiera e di frontiera dell’Unione europea, inizia ad operare anche in Albania, Paese candidato. Proprio con gli agenti albanesi lavoreranno quelli di Frontex lungo il confino greco-albanese al fine di rafforzarne gestione e controllo. Al via la prima cooperazione rafforzata con un Paese terzo per il controllo delle frontiere. Obiettivo della speciale cooperazione è fermare l’immigrazione irregolare e contrastare il traffico di esseri umani.
E’ la prima volta che Frontex agisce in un contesto di ‘extra-territorialità’. La novità è frutto dell’accordo politico tra Bruxelles e il governo di Tirana firmato a ottobre 2018. Frontex in Albania segna anche una nuova fase di cooperazione transfrontaliera tra l’UE e la regione del Balcani occidentali, dove accordi esistono (firmati a luglio 2018 con Macedonia del nord, a settembre 2018 con la Serbia, a gennaio 2019 con la Bosnia-Erzegovina e a febbraio scorso col Montenegro), ma ancora in una fase preliminare.
“Con il primissimo impiego delle squadre della guardia di frontiera e costiera europea al di fuori dell’UE, stiamo aprendo un capitolo del tutto nuovo nella nostra cooperazione in materia di migrazione e gestione delle frontiere con l’Albania e con l’intera regione dei Balcani occidentali”, evidenzia il commissario per l’Immigrazione, Dimitris Avramopoulos.
Frontex vedrà in Albania lo schieramento di di 50 agenti,16 autopattuglie e un furgone con termovisione provenienti da 12 Stati membri (Austria, Croazia, Repubblica ceca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Lettonia, Paesi Bassi, Romania , Polonia e Slovenia).
“Potremo essere in grado di affrontare efficacemente le numerose sfide riguardanti le nostre frontiere solamente se lavoriamo insieme lungo i confini”, ha dichiarato il direttore esecutivo di Frontex, Fabrice Leggeri.