Bruxelles – “Un ultimo avvertimento”. Il primo vicepresidente della Commissione, Frans Timmermans, ha inviato il 10 maggio scorso una lettera alle massime autorità politiche rumene, (il capo dello Stato, i presidenti del Senato e della Camera dei deputati e il primo ministro), esponendo le gravi preoccupazioni dell’Esecutivo comunitario in merito alla situazione dello stato di diritto in Romania.
Lo ha riferito a Bruxelles il portavoce capo della Commissione, Margaritis Schinas. “Le principali preoccupazioni – ha spiegato – riguardano le interferenze nell’indipendenza della magistratura e l’efficacia della lotta alla corruzione, che comprende anche la tutela degli interessi finanziari dell’Ue, e in particolare le modifiche recentemente adottate ai codici penali”, che riducono notevolmente le pene e i periodi di prescrizione per diversi reati, in particolare quelli di corruzione, e rendono più difficile contestare i reati stessi.
Nella lettera, Timmermans sottolinea che è continuata la marcia indietro rispetto ai progressi compiuti negli ultimi anni, che i problemi individuati dalla Commissione e le raccomandazioni emesse per affrontarli non sono state prese in considerazione, che, allo stesso modo, è mancata la volontà da parte delle autorità rumene di rispondere alle raccomandazioni formulate dalla Commissione Venezia del Consiglio d’Europa e al “gruppo di Stati contro la corruzione” dello stesso Consiglio d’Europa, e che i recenti sviluppi Romania hanno ulteriormente aggravato i problemi esistenti riguardo al rispetto dello stato di diritto.
Timmermans avverte le autorità rumene che, se i miglioramenti necessari non saranno realizzati a breve, o se verranno prese ulteriori misure negative, come la promulgazione delle ultime modifiche ai codici penali, che rischiano di creare una situazione di impunità di fatto per certi reati, come l’abuso di ufficio e i reati di corruzione (soprattutto se commessi da membri della pubblica amministrazione, ndr), la Commissione attiverà senza indugio il dispositivo comunitario per il rispetto dello stato di diritto (“Rule of Law Framework”).
Inoltre, la Commissione si riserva di esercitare suoi poteri in quanto guardiana dei Trattati e ammonisce che non esiterà ad avviare rapidamente una procedura d’infrazione (secondo l’articolo 258 del Trattato sul funzionamento dell’Ue) contro qualsiasi eventuale violazione del diritto dell’Unione che dovesse riscontrare da parte della Romania.