Bruxelles – Dopo la rivoluzione sul roaming del 2017, l’Unione europea riforma anche il settore delle chiamate e dei messaggi internazionali. Dal 15 maggio entreranno in vigore nuove regole che obbligheranno le varie compagnie telefoniche europee ad adeguare i loro piani tariffari ai livelli imposti dall’Unione. Le chiamate internazionali intraeuropee non potranno costare più di 19 centesimi al minuto, mentre gli SMS verso un altro paese europeo non potranno superare i 6 centesimi. Entrambe senza includere il valore dell’IVA, che cambierà in base al paese di provenienza.
Il regolamento provvederà ad eliminare le grandi disuguaglianze nei prezzi che fino ad ora si sono avute in Europa. E se si considera che in media tra i vari Stati membri il prezzo di una chiamata internazionale era tre volte superiore a quello di una chiamata domestica, scendendo a circa il doppio per il costo degli SMS, il risparmio non è poco.
Le nuove regole si applicheranno a tutti i 28 paesi che si trovano nell’UE, a cui seguiranno Norvegia, Islanda e Liechtenstein non appena queste verranno integrate negli accordi per l’Area Economica Europea. I cittadini del vecchio continente potranno così usufruire di un nuovo e importante diritto derivato dall’idea di un Mercato Unico Digitale, che come dice la stessa commissaria resposnabile della sua gestione, Mariya Gabriel, “proteggerà i consumatori europei da bollette shock quando si chiama qualsiasi altro numero europeo, sia che lo si faccia da casa che dall’estero”.
Il funzionamento sarà abbastanza semplice. Se per esempio un qualsiasi cittadino italiano dovesse viaggiare in uno qualsiasi degli Stati membri dell’UE, a questo si applicheranno le regole sul roaming che gli permetteranno di chiamare in Italia o nel resto d’Europa come se si trovasse a casa. Invece, se la persona dovesse trovarsi in Italia chiamando un numero di telefono di un altro paese UE, allora si applicheranno le nuove tariffe di 19 centesimi per le chiamate e 6 per gli SMS.