Bruxelles – Ufficializzate le quattro candidate ad ospitare la nuova Autorità europea per il lavoro (ELA). Il Consiglio dell’UE ha adottato la rosa di possibili opzioni, dando il via alla competizione che si concluderà il 13 giugno, giorno della selezione della sede della neo-nata istituzione comunitaria. In lizza ci sono Bratislava (Slovacchia), Nicosia (Cipro), Riga (Lettonia), Sofia (Bulgaria).
Il principio generale concordato tra gli Stati membri è di distribuire agenzie tra i Paesi, e dare la priorità a chi ancora non ospita alcun organismo comunitario. Questo spiega le quattro capitali in competizione. Anche se Riga ospita già l’Organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche (BEREC). Questo rappresenta un elemento a discapito della Lettonia. Bulgaria, Cipro e Slovacchia non hanno nessuna sede di agenzie dell’Unione.
Sofia e Bratislava tentano ancora una volta di portare agenzie comunitarie dopo il tentativo, poi fallito, di trasferire nelle rispettive città l’Agenzia europea per il farmaco (EMA). L’EMA è stata spostata da Londra a causa della Brexit, ma l’entità, in quanto già esistente e non di nuova creazione, non ha visto l’attuazione del criterio per cui la priorità spetterebbe ai Paesi che non hanno alcun organismo europeo. Ora le due capitali cercano di rifarsi.
Nicosia e Riga non parteciparono alla gara per la ricollocazione degli organismi fino a poco tempo fa ospitati a Londra, e per queste capitali la nuova Autorità europea del lavoro è dunque una scommessa del tutto nuova.