Bruxelles – – Il rapporto dell’UE con i cittadini e i suoi stati membri è compromesso e deve essere rinsaldato. Friends of Europe, think tank con quartier generale a Bruxelles, ha presentato un nuovo rapporto dal titolo “Vision for Europe” che offre una serie di raccomandazioni di policy per affrontare le principali preoccupazioni e aspettative dei cittadini alla vigilia delle elezioni europee.
Il report, pubblicato sotto la guida di Pascal Lamy, già commissario europeo e direttore dell’Organizzazione mondiale del commercio (WTO), presenta una nuova “cassetta degli attrezzi” sviluppata dopo un anno di ricerca, sostenuta da sondaggi e interviste ai cittadini, responsabili politici e parti interessate.
“L’Unione europea deve premere il pulsante di reset sul modo in cui si prepara, si adatta e risponde alle sfide della prima parte di questo secolo”, ha affermato Lamy, presentando il rapporto a Bruxelles. “L’Europa dovrà comportarsi in modo diverso e prendere l’iniziativa per riadattare, riordinare e ridefinire se stessa. Ciò richiede istituzioni più resilienti e agili”.
Il rapporto include contributi sulla condivisione del potere, la prosperità, la sicurezza e la sostenibilità, curati da esperti come Jamie Shea, ex vice segretario generale della NATO, Alberto Alemanno, fondatore di The Good Lobby, Martin Porter, presidente del Cambridge Institute for Sustainability Leadership e dalla giornalista Caroline De Gruyter.
“La sfida che attende l’UE è di rispondere in modo pro-attivo alle mutevoli tendenze della nostra società moderna , in breve, l’UE ha bisogno di un nuovo contratto sociale”, ha aggiunto Dharmendra Kanani, direttore di Insights Friends of Europe. “Ciò richiederà compromesso e costruzione del consenso, ma se vogliamo sostenere l’Europa che amiamo, dobbiamo modellarla in accordo con i desideri delle persone e delle comunità per cui è stata fondata”.
Tra le idee di riforma presenti in Vision for Europe, emergono la nomina da parte di un vice primo ministro in ogni stato membro con delega esclusiva agli affari europei e di un Commissario europeo per la pace, sicurezza e difesa, la necessità ridefinire il localismo coinvolgendo cittadini, sindaci e regioni per disegnare politiche europee con un approccio dal basso verso l’alto, l’implementazione di una strategia industriale per la neutralità climatica, l’economia circolare e per l’investimento in attività altamente innovative nei
settori dell’energia e dell’intelligenza artificiale.
“Non sono certo la bacchetta magica per risolvere tutti i problemi – è scritto nel rapporto – ma ci sono anche sono raccomandazioni coraggiose, audaci e pragmatiche che affrontano le tematiche come le disuguaglianze e rinvigoriscono la democrazia partecipativa, che consideriamo come elementi costitutivi del nuovo mandato dell’UE”.