Bruxelles – Il Partito Conservatore britannico della premier Theresa May rischia di scivolare al sesto posto nelle elezioni europee. E’ il timore paventato dai candidati dei Tories, che non nascondono preoccupazione per gli esiti del voto convocato per il 23 maggio, su cui inciderebbe la poca determinazione dello stesso partito per via di un’uscita dall’Unione europea che potrebbe concretizzarsi pochi mesi dopo le elezioni.
Il mancato impegno in campagna elettorale e una parte dei partito di Theresa May che non sente l’esigenza di avere dei seggi all’interno del Parlamento europeo proprio in ragione della Brexit, rischia però di penalizzare eccessivamente i conservatori.
Una fonte dei Tories lascia trapelare che dai dati interni il partito Conservatore potrebbe collocarsi dietro Partito per la Brexit, Partito Laburista, partito liberal-democratico, Change UK e addirittura anche dietro i Verdi. C’è dunque il rischio per i conservatori di diventare il sesto partito britannico, e oltretutto con un consenso a una cifra, sotto il 10%. Una simile ‘debacle’, se dovesse verificarsi, si tradurrebbe in una manciata di seggi (attualmente il partito conservatore a Bruxelles ne vanta 22).
I timori di un risultato deludente sono alimentati dal fatto che il partito non intende spendere soldi per le campagne elettorali dei rispettivi candidati e che non intende realizzare alcun manifesto elettorale, iniziativa lasciata ai singoli candidati. Un europarlamentare uscente conferma che gli iscritti nelle liste dei Tories stanno finanziando le rispettive campagne elettorali “di tasca propria”, a differenza delle volte scorse.