Roma – Il governo “segue costantemente i dossier europei” anche senza un ministro ad hoc. Così ritiene il ministro per i rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro, che ha risposto ad un’interrogazione durante il consueto Question time settimanale alla Camera. Il fronte caldo delle procedure d’infrazione non era certo più freddo quando era in carica Paolo Savona, e così si procede con il passo del gambero: archiviate alcune se ne aprono altre, la media mensile è di almeno una al mese da quando il nuovo governo si è insediato. Dall’inizio dell’anno sono state chiuse nove procedure a fronte di 16 nuove messe in mora.
È andata meglio nell’ultimo mese: “Dopo l’ultima sessione di decisioni del Collegio dei Commissari dello scorso 11 aprile, risultano pendenti nei confronti del Governo italiano 71 procedure, di cui 64 per violazione del diritto dell’Unione e 7 per mancata trasposizione di direttive”, ha affermato il ministro, segnalando la diminuzione di 3 pendenze rispetto ai rilievi del 7 marzo scorso. Il governo si attende poi un calo ulteriore dalla recente approvazione della legge europea del 2018 e dalla predisposizione dei prossimi provvedimenti per i quali “ha già attivato i tavoli di coordinamento” con gli uffici di Bruxelles.
Secondo il ministro l’attività di monitoraggio nei rapporti con l’UE non ha subito alcun rallentamento anche dopo l’uscita di Savona. Tra i dossier seguiti costantemente segnala “il Quadro Finanziario Pluriennale 2021-2027, il “Pacchetto merci”, le direttive sui contratti digitali e nel settore della proprietà intellettuale.
Oltre i numeri e le buone intenzioni, i Radicali di +Europa chiedono però al governo di concentrarsi sulle procedure su cui “c’è una doppia sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea: quelle su acque reflue, le discariche abusive, la gestione di rifiuti in Campania e gli aiuti di Stato concessi nel territorio insulare di Venezia e Chioggia”. Procedure che ogni giorno che passa costano alcune centinaia di migliaia di euro: dal 2012 ad oggi l’Italia ha pagato multe per 547 milioni.