Bruxelles – L’Unione europea è preoccupata delle intenzioni da parte turca di iniziare delle operazioni di trivellazioni per l’estrazione di gas in quella che Cipro rivendica come una sua zona economica esclusiva nel Mediterraneo orientale. L’alta rappresentante per la politica estera e di sicurezza dell’Ue, Federica Mogherini, in una dichiarazione esorta Ankara “a mostrare moderazione, rispettare i diritti sovrani di Cipro nella sua zona economica esclusiva e astenersi da qualsiasi azione illegale a cui”, continua la rappresentante, “L’Unione europea risponderà in modo appropriato e in piena solidarietà con Cipro”.
Nicosia ha già messo in campo i mezzi a livello legale, politico e diplomatico, per contrastare la Turchia, con l’UE che già nel marzo del 2018, tramite il Consiglio europeo, invitò Ankara a cessare le sue azioni considerate illegali ed a rispettare i diritti sovrani di Cipro di poter esplorare e sfruttare le sue risorse naturali in conformità con il diritto comunitario e internazionale. Ma la Turchia continua imperterrita ad ignorare i moniti inviati da Bruxelles, ed anzi, da tempo bloccano tutte le compagnie estere che cercano di costruire delle piattaforme in quell’angolo di mare per l’estrazione del gas.
Anche gli Stati Uniti e la Russia hanno attaccato la Turchia. Il portavoce del Dipartimento di Stato a stelle e strisce, Morgan Ortagus, ha espresso le preoccupazioni da parte di Washington affermando che lo step intrapreso dal governo di Erdogan “è altamente provocatorio e rischia di innalzare le tensioni nella regione”, terminando con una esortazione alle autorità turhe di “fermare queste operazioni incoraggiando tutte le parti ad agire con moderazione”.
Mosca invece vorrebbe che la questione venisse gestita tenendo più di conto quelle che sono le norme internazionali, con il ministro degli esteri russo, Sergej Viktorovič Lavrov, che esorta Ankara a “non intraprendere azioni che possano causare tensioni e creare ulteriori ostacoli sulla via per risolvere il problema di Cipro”.
Non manca di dire la sua anche il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, che ribadisce la piena solidarietà al governo e al popolo di Cipro: “Siamo con Cipro nel salvaguardare i suoi diritti, sostenuti dalla legge internazionale ed europea”.