Bruxelles – “Amo il mio Paese e non voglio vederlo soffrire a causa di un cattivo modo di governare e per un’avventata valutazione di un plebiscito, permeato e distorto da evidenti menzogne e fantasie, architettate da politicanti che perseguono vantaggi immediati allontanandoci dai nostri partner commerciali in Europa”. E’ chiaro e diretto Sting, la star della musica mondiale, quando parla della Brexit nel suo intervento “Esorto il mio Paese a ripensarci”, per il libro del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi “Non basta dire Europa” (Castelvecchi editore) che sarà in libreria il prossimo 6 maggio. Si tratta in realtà di un libro-intervista, curato dal giornalista corrispondente da Bruxelles Antonio Pollio Salimbeni, e che contiene oltre al testo inedito di Sting una prefazione di Frans Timmermans, candidato del PSE alla presidenza della Commissione europea.
“Credo fermamente che questa sarà una tragedia per il mio Paese – continua Sting -, e immagino Churchill rivoltarsi nella tomba, se mai dovesse accadere. Il mondo moderno ha davanti a sé una serie di minacce mortali che possono essere affrontate solo dai nostri Paesi e dalle nostre comunità, se agiscono all’unisono. Il cambiamento climatico, l’inarrestabile tragedia della crisi dei rifugiati, il terrorismo, la fame e le pandemie non saranno contrastati efficacemente da piccoli principati che agiscono ognuno per conto proprio e in modo improvvisato e caotico”.
Secondo l’artista “i nostri trattati e le istituzioni internazionali sono sempre più minacciate dal cinismo politico e dall’opportunismo, e tuttavia rappresentano l’unica via razionale per affrontare queste sfide fondamentali. Credo che prevarremo contro questi pericoli solo ragionando come una comunità mondiale, e la nostra ‘famiglia europea’, per usare le parole di Churchill, è un anello vitale di questa catena volta ad assicurare la nostra sopravvivenza, dove muri e divisioni potranno solo esacerbare i problemi”.
“Esorto il mio Paese a ripensarci – conclude il suo atto d’accusa contro la Brexit Sting -, esorto tutti i membri e le regioni dell’Unione Europea a riconoscere il valore intrinseco e l’importanza della nostra ‘famiglia europea’, il nostro scopo comune e la nostra comunità”.