Bruxelles – Tende ad avere una popolazione in calo, ma l’Italia resta la repubblica delle partite IVA. I lavoratori autonomi dello Stivale sono i primi, in termini assoluti, nel territorio dell’Unione europea per numero di occupati ricadenti in questa categoria. Sono circa cinque milioni (4.977.100), oltre un quinto (22%) delle persone in attività in Italia, e quasi un sesto di tutti i lavoratori autonomi di tutta l’UE (circa 32,6 milioni).
Le dinamiche del mercato del lavoro italiano ricalcano quelle più generali europee. Nell’Unione europea, stando ai dati diffusi da Eurostat, i lavoratori autonomi erano oltre 37,2 milioni nel 2016, ridotti poi nel 2017 e nel 2018 fino a raggiungere quota 32.581.000. Un mutamento dovuto ad aumento dei lavoratori dipendenti, che in Europa tra il 2016 e il 2018 sono aumentati di tre milioni. Dinamiche analoghe registrate anche in Italia, dove alla riduzione delle partite IVA su scala triennale (-92mila circa) si è accompagnato un maggiore incremento dei contratti (+466mila).
Ciò nonostante l’Italia rimane primo in Europa per lavoratori autonomi in termini assoluti e secondo dopo la Grecia in termini percentuali. Il popolo delle partite IVA continua ad abitare un Paese ancora alle prese col fardello della disoccupazione. L’Italia è tra i tre Paesi dell’UE e dell’Eurozona con un tasso di senza lavoro a doppia cifra. A marzo ha toccato quota 10,2%, in calo dello 0,3% rispetto a febbraio. Solo Grecia (18,5%) e Spagna (14%) hanno indici peggiori.