Bruxelles – Tre minuti per dare il senso dell’integrazione alla base dell’Unione europea, e promuovere questo progetto attraverso la partecipazione. Poco più di 180 secondi per ricordare cos’è l’Europa, e cosa c’è in gioco. Per tutti, votanti e non. A un mese dalle elezioni europee il Parlamento europeo diffonde il nuovo video che intende sensibilizzare i cittadini di tutta l’UE sul diritto di voto.
Punta sul futuro, il Parlamento europeo, perché è nel futuro, quello prossimo e quello venturo, che si decide l’avvenire di tutti. La voce narrante di un bimbo appena nato ricorda allo spettatore che “ogni vita che nasce è un motivo in più per cambiare il mondo che ci circonda e costruire un futuro migliore”. Prendersi cura dei propri figli oggi per garantire loro un domani sicuro implica non disertare le urne quando viene il momento di esprimere la propria voce. “Insieme possiamo promuovere pace, giustizia, uguaglianza e diritti sociali”, ricorda la voce narrante dell’infante. “Insieme possiamo fare la differenza. Questo è il motivo per cui votiamo. Scegli l’Europa in cui vuoi che io cresca”.
Il cortometraggio, diretto dal pluripremiato Frédéric Planchon, si inserisce nella più ampia campagna “Stavoltavoto” del Parlamento europeo. Nel documentare i momenti i momenti intensi, belli e fragili che vivono i bambini appena nati quando fanno il loro ingresso nel mondo, il video ricorda quando sia decisivo il voto per le generazioni future.
Scegliere le forze europeiste è l’appello del neonato europeo. L’invito al lavorare “insieme” è lì a segnare le distanze con i sovranisti. Il tema del restare uniti, sottolinea il Parlamento europeo nel presentare il cortometraggio, “è in linea con i risultati di un sondaggio telefonico commissionato ad aprile, che indica che l’80% dei cittadini concorda sul fatto che ciò che unisce gli europei è più importante di ciò che li separa”.
Il futuro dell’Europa “è nelle mani” di coloro che andranno a votare alle elezioni europee del 23-26 maggio. Il Parlamento UE ne è convinto, e si rivolge perciò quel 32% di aventi diritto, un terzo dei cittadini UE maggiorenni, ancora non convinto se andare a votare o no. L’appello del neonato è soprattutto per loro, quegli indecisi che non sanno cosa fare.