Bruxelles – Lotta ai cambiamenti climatici e protezione dell’ambiente? Non rivolgetevi al PPE, decisamente indifferente al tema. In Parlamento europeo i più attenti e i più attivi in materia sono i Verdi, com’è facile immaginare. E anche se non si vede a una prima occhiata, il Movimento 5 Stelle. I parlamentari di questi schieramenti agiscano come veri e propri “difensori” del clima, secondo Climate Action Network (Can). L’ombrello di ong attive nella lotta ai cambiamenti climatici ha redatto una speciale classifica sull’operato di gruppi parlamentari e loro singoli membri nel corso di questa legislatura, e le sorprese non mancano.
La prima è che la principale forza dell’istituzione comunitaria eletta, il PPE, “non ho ancora compreso la necessità di agire contro i cambiamenti climatici e di evitare che altri facciano di più”. Questo il giudizio, accompagnato dall’etichetta di “Dinosauri” che si riconosce a tutti quelli che agiscono – ma sarebbe forse meglio non agiscono – come i popolari europei. Tra i ‘mostri di retroguardia’, oltre al PPE, anche i gruppi ECR e ENF. Quest’ultimo è il gruppo dove si trova la Lega di Matteo Salvini, che brilla per disinteresse.
La Lega è probabilmente la peggiore delegazione di tutto il Parlamento europeo in quanto a impegno ‘green’. Certamente è la peggiore di tutte le delegazioni italiane, con un punteggio prossimo allo ‘zero assoluto’ (0,8%). E il giudizio di CAN Europe è impietoso. “Lo scandaloso punteggio della Lega mostra chiaramente che i partiti nazionalisti non possono offrire soluzioni alla crisi climatica”. A conti fatti “l’estrema destra è una minaccia per il clima, così come lo è per l’UE”.
Nettamente diversa l’attitudine dei 5 Stelle, che si ergono a campioni di sostenibilità, segnando una distanza notevole con i loro alleati di governo. Però la situazione è un po’ in chiaro-scuro. Il Movimento 5 Stelle “è un’anomalia positiva con un punteggio complessivo molto buono” all’interno di un gruppo, l’EFDD, composto sostanzialmente da “temporeggiatori”, quanti cioè, secondo CAN Europe, credono nella necessità di un’azione sul clima, ma non agire con l’urgenza richiesta.
I pentastellati, con un punteggio di 85%, sono al top tra gli italiani. Nessuno, tra i partiti italiani in Parlamento europeo ha fatto così tanto. Ma paga alleanze sbagliate. “Il Movimento 5 Stelle – criticano le ong – deve riconoscere che il salvataggio del clima richiede una forte collaborazione internazionale ed europea, ed è in contrasto con le richieste dei populisti di destra di disintegrazione o indebolimento dell’UE”.