Bruxelles – L’incendio di Notre Dame è una tragedia, enorme, ma che agli europei sta insegnando una cosa: “che siamo legati da qualcosa di più importante e più profondo dei Trattati. Oggi capiamo meglio l’essenza di questo, che è un bene comune, ora sappiamo quanto possiamo perdere, e noi vogliamo difenderlo, insieme”. Sono le parole di un commosso Donald Tusk, presidente polacco del Consiglio europeo, che ha aperto così il suo intervento di questa mattina davanti al Parlamento europeo a Strasburgo sullo stato dei negoziati per la Brexit.
“Da questo luogo – ha esordito – voglio pronunciare parole di conforto e solidarietà con tutta la nazione francese dinnanzi alla tragedia di Parigi. E non lo dico solo come presidente del Consiglio europeo, ma anche come cittadino di Danzica, che fu distrutta e incendiata al novanta per cento (alla fine della Seconda guerra mondiale, ndr) e poi ricostruita”.
“Anche voi ricostruirete la vostra cattedrale. Da Strasburgo, la capitale francese dell’Unione europea, chiedo a tutti i 28 Stati membri di prendere parte a questo sforzo. So che la Franca potrebbe farcela da sola, ma in gioco qui c’è qualcosa di più che un semplice aiuto materiale”.