Bruxelles – L’Unione europea mantiene la sua posizione come esportatore netto di beni alimentari (cibo e bevande), una situazione che mantiene dal 2012, anno in cui per la prima volta l’UE ha visto un surplus nello scambio di queste merci.
Gli Stati Uniti risultano il maggiore destinatario delle esportazioni di cibo e bevande europee, con il 16% del totale degli scambi. Segue la Cina (8%), Svizzera (6%) e Giappone (5%).Mentre tra i partner internazionali da cui l’UE importa di più troviamo il Brasile (8,4%) e gli USA (7,7%), con la Cina che si posiziona quarta (5%) dopo la Norvegia (6%).
Per quanto riguarda però gli scambi di beni primari in generale, l’UE si trova ad essere ancora nella posizione di importatrice netta.
Nel 2018 l’Unione ha esportato 287 miliardi di euro in beni primari verso paesi al di fuori dell’UE e ha importato per 608 miliardi. Tuttavia, rispetto al 2008, le esportazioni sono aumentate di 102 miliardi di euro, mentre le importazioni sono diminuite di 9, con una riduzione nel rapporto tra esportazioni e importazioni di ben 111 miliardi: dai 432 miliardi del 2008 ai 321 del 2018.