Roma – Le carovane per Bruxelles cominciano a prendere forma. Dopo il deposito dei simboli, c’è tempo fino al 17 aprile per raccogliere le firme e preparare le liste. Tra vecchi e nuovi volti, i cittadini dovranno scegliere con tre preferenze i candidati che entreranno nel nuovo parlamento. La legge elettorale prevede il metodo proporzionale e porterà dall’Italia 76 eletti, 3 in più della precedente legislatura in virtù dell’uscita del Regno unito dall’Unione Europea (ma su questo punto bisognerà attendere ancora almeno qualche ora per capire cosa succederà). Altra novità è la preferenza di genere alternata: “Nel caso di due o tre preferenze espresse – recita la norma -, queste devono indicare candidati di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda e terza preferenza”.
Altra regola, che vale che per chi si candida, è che i membri dei governi o dei Parlamenti nazionali non possono essere contemporaneamente membri del Parlamento europeo. Dunque molte delle candidature saranno solo delle “civette” elettorali di nomi noti che poi rinunceranno a favore dei primi non eletti. Questa scelta l’ha fatta ad esempio la Lega, candidando Matteo Salvini, ma non il Movimento 5 stelle.
Per quasi tutti i partiti l’indicazione dei capilista è praticamente definita. Forza Italia piazza Silvio Berlusconi su tutte le circoscrizioni eccetto quella del Centro dove al primo posto sarà schierato Antonio Tajani. Confermati tutti i dieci eurodeputati uscenti e altri “esterni” come il segretario dell’UDC Lorenzo Cesa e Stefano Caldoro, altra vecchia conoscenza di Forza Italia, già ministro e presidente della Campania.
Per la Lega, in cima alla lista di tutte le cinque circoscrizioni ci sarà Matteo Salvini, che ha delegato la selezione dei numerosi curricula dei aspiranti candidati al braccio destro Giancarlo Giorgetti e al ministro Lorenzo Fontana, buon conoscitore dei corridoi di Strasburgo e Bruxelles. Anche per il Carroccio ci sarà la riconferma degli uscenti mentre tra i nuovi ingressi dovrebbero essere in lista Antonio Maria Rinaldi e Francesca Donato, i due nemici dell’euro e volti presentissimi nei talk politici della televisione.
Anche Fratelli D’Italia dovrebbe schierare ovunque la leader Giorgia Meloni che guida la lista sotto il simbolo di “Sovranisti e conservatori”. Negli ultimi giorni ha fatto discutere per aver scovato un discendente di Mussolini indicandolo come uno dei candidati al sud.
Nel Movimento 5 Stelle i capilista saranno scelti dal leader Luigi Di Maio, pescando dalle “europarlamentarie” votate dagli attivisti sulla piattaforma Rousseau (ma dovrà ancora essere disputato il terzo turno). I nomi di punta sono il sindaco di Livorno Filippo Nogarin e tra le conferme quasi tutti gli uscenti guidati dal vicepresidente del Parlamento, Fabio Massimo Castaldo. Al gran ballo del voto per un posto a Strasburgo ritenta la sorte l’ex delle “Iene “, Dino Giarrusso accanto ad altri volti noti, sempre della tv come la giornalista Luisella Costamagna e Licia Colò.
Giochi fatti anche nel PD, nonostante la trattativa con gli ex di MDP, non sia ancora definita del tutto. Molte le conferme tra gli uscenti ma la novità è nelle liste aperte come voluto dal segretario Nicola Zingaretti che è riuscito a convincere Franco Roberti, ex procuratore nazionale antimafia, che guiderà la circoscrizione sud. Caterina Chinnici e il medico di Lampedusa Pietro Bartolo, in testa alla lista delle isole dove ci sarà anche Virginia Puzzolo che in Europa è di casa come capo dei progetti aerospaziali dell’UE. Terna “pesante” nella circoscrizione centro con gli uscenti Simona Bonafè, David Sassoli e Roberto Gualtieri. Ricambi in vista e aperture a sinistra nel nord ovest con il capolista Giuliano Pisapia, affiancato dalla attuale capodelegazione Patrizia Toia, dall’assessore di Milano Pierfrancesco Maiorino e dall’economista Irene Tinagli. Carlo Calenda guiderà la lista della circoscrizione nord est accanto alla vicepresidente dell’Emilia Romagna, Elisabetta Gualmini e agli uscenti Cecile Kyenge e Isabella De Monte.
Si devono ancora chiudere i giochi nella lista +Europa, dove l’unico nome certo sembra essere quello del segretario Benedetto Della Vedova, mentre il sindaco di Parma Federico Pizzarotti non ha ancora sciolto la riserva. Lavori in corso anche nella lista “A Sinistra” dove oltre al segretario Nicola Fratoianni, tra nomi di spicco dovrebbero esserci, l’ex sindaca di Molfetta Paola Natalicchio nel Sud e a Roma, Andrea Costa esponente del Baobab.