Bruxelles – Tornano a crescere i movimenti lungo la rotta migratoria del Mediterraneo centrale, quella che interessa l’Italia. Il tradizionale bollettino mensile di Frontex, l’Agenzia europea di guardia costiera e di frontiera, certifica che a marzo “il Mediterraneo centrale ha registrato un aumento nel numero di migranti irregolari, dopo essere sceso a un minimo da nove anni a febbraio, raggiungendo le 225 persone”. Potrebbe trattarsi di una fisiologica dinamica legata all’arrivo della bella stagione. Di certo non una bella notizia per chi rivendica con orgoglio che i porti sono chiusi. Non c’è comunque nessuna invasione. Il totale per i primi tre mesi dell’anno “è stato inferiore del 92% rispetto a un anno fa a circa 480 persone”, rileva Frontex. Ad aver raggiungono le coste italiane nel periodo gennaio-marzo soprattutto tunisini e algerini.
Il dato che interessa l’Italia è però in controtendenza rispetto a quello generale. A marzo, rileva ancora il bollettino mensile dell’Agenzia europea, il numero di rilevamenti di attraversamenti illegali di frontiera sulle principali rotte migratorie europee (Mediterraneo orientale, centrale e occidentale) risulta diminuito del 7% rispetto a quelli di febbraio, attestandosi poco sotto quota 4.600 ingressi. Una riduzione dovuta “principalmente a causa di un calo degli arrivi di migranti in Spagna”. A livello più generale, il totale di ingressi irregolari nel corso del primo trimestre del 2019 “è stato inferiore del 13% rispetto a un anno fa, a circa 17.900 persone”.