Bruxelles – L’Unione europea tende un’altra volta la mano al Regno Unito, per cercare una via d’uscita ordinata alla sempre più delicata questione della Brexit. “Se il Regno Unito desidera aggiungere all’accordo di libero scambio un’unione doganale, una vera unione doganale, siamo pronti a modificare la dichiarazione politica” allegata all’accordo di uscita, annuncia il negoziatore capo dell’UE per la Brexit, Michel Barnier, al termine di un consiglio Affari generali straordinario convocato per preparare la riunione dei capi di Stato e di governo.
Domani i leader dell’UE dovranno fare il punto della situazione, e interrogarsi sul modo di procedere. L’orientamento che sembra essere sempre più condiviso è dare più tempo a Londra per mettere a punto la strategia di uscita. “Un’uscita ordinata del Regno Unito è sempre stato il nostro obiettivo, e lo è ancora”, scandisce Barnier, sottolineando che “nessuno voleva una hard Brexit, tutti hanno sempre voluto una Brexit ordinata”. Un linguaggio che marca le differenze.
Barnier vuole donare l’impressione di un’Europa dallo spirito costruttivo e non egoistico, fermo restando però che in questo negoziato che il negoziatore capo dell’UE riconosce “difficile”, il suo ruolo è quello di “difendere gli interessi dell’UE, che i britannici conoscono molto bene visto che li abbiamo costruiti insieme”.
L’UE può concedere, ma non cedere. L’ipotesi di cooperare in un’unione doganale è l’ultimo dei ragionamenti a voce alta, assieme ad una più pratica e percorribile tempistica. Londra ha chiesto più tempo per completare l’uscita dall’Unione. “La durata deve essere proporzionata all’obiettivo, e il nostro obiettivo deve essere un’uscita ordinata” di Londra, scandeisce Barnier. Vuol dire lavorare con calma, senza correre contro il tempo.
Bruxelles guarda con rinnovata attenzione gli sviluppi politici d’oltre Manica. “La novità in questo contesto grave e difficile è l’avvio di dialogo con il partito laburista”. La premier britannica Theresa May “si è impegnata in questo dialogo per trovare una soluzione” che l’UE tutta auspica e incoraggia. L’accordo di ritiro, però, non si riapre puntualizza Barnier. “Il solo modo per Londra di avere un’uscita ordinata è trovare un maggioranza sull’accordo”.
Di tutto questo May parlerà con i leader dell’Ue, nel corso del tour delle capitali europee programmato in vista del vertice di domani. Oggi è attesa a Parigi e Berlino per visite agli attori europei che più di tutti possono ‘mettere una buona parola’ su Londra, nei limiti del possibile.