Roma – “L’Italia ha dei problemi per la crescita ma considerarla un rischio è esagerato”. Da Jean Claude Juncker, il giudizio sulle note negative dell’economia italiana è franco, tuttavia non definitivo. Alla vigilia della sua visita a Roma il presidente della Commissione ha rilasciato una lunga intervista alla trasmissione Rai, “Che tempo che fa”, ricordando i passaggi più delicati della trattativa sulle regole di flessibilità con il governo italiano.
“I livelli della crescita annunciati dall’Italia si sono rivelati imprecisi e noi l’avevamo previsto. Ora è un consenso generale: riteniamo che arriverà solo allo 0,2%, cioè a zero, è una sorta di stagnazione. Ciò farà sì che i problemi dell’Italia non faranno che aumentare”. Poi a proposito dei conti pubblici e i rischi per i mercati mondiali evocati dal Fondo Monetario internazionale (FMI), Juncker ritiene che sia “un’esagerazione, anche se i livelli di debito pubblico sono alti, tra i più alti al mondo, e bisognerà correggerli”.
Nell’intervista rilasciata al conduttore Fabio Fazio, ha toccato anche il tema del linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione, oggetto del confronto tra Italia e Francia. “L’UE concede circa 888 milioni di euro per cofinanziare il progetto della Torino-Lione. Io desidererei che la TAV si facesse, è importante per ragioni economiche, sociali e ambientali”.
Il presidente dell’esecutivo comunitario torna anche a parlare di Cina, e dell’iniziativa italiana di protocollo d’intesa con Pechino. La via della Seta è “un progetto importante che mi trova favorevole e che avvicina gli asiatici agli europei”, dice. Però “non mi piace tanto che i Paesi europei, singolarmente, sottoscrivano contratti individuali con la Cina, ma in quello che l’Italia ha fatto, non vedo alcun pericolo grave”.
Il presidente della Commissione europea incontrerà nel pomeriggio di oggi il premier Giuseppe Conte e domani il Capo dello Stato Sergio Mattarella e il Presidente emerito Giorgio Napolitano.