Roma – Una scritta “siamo europei” per aprire le liste. Nicola Zingaretti accoglie nel simbolo l’idea di Carlo Calenda e allarga i confini per le prossime elezioni europee. Destre e sovranisti i nemici, “sono loro quelli da contrastare”. Lo aveva detto all’indomani della vittoria del congresso e lo ha ribadito presentando il simbolo che andrà sulla scheda elettorale del voto di maggio. Accanto alla tradizionale cifra tricolore sarà presente anche un simbolo del gruppo dei Socialisti e Democratici che sostengono la candidatura di Frans Timmermans alla guida della Commissione.
Il segretario ha evidenziato i due principi cardine della sfida: “unità delle forze progressiste ed europeiste per fermare la deriva nazionalista” e rendere più forte “un’Europa che scommette sulla crescita, che lotta contro le diseguaglianze, vicina alle imprese e agli attori che stanno trasformando il nostro sistema produttivo. Da solo nessun Paese europeo ce la fa”.
Verso Bruxelles ma con un occhio anche alle sfide interne perché “le elezioni europee saranno l’occasione per voltare pagina tra chi sa solo distribuire l’odio e chi vuole creare benessere, lavoro e indicare nella sostenibilità un nuovo modello di sviluppo”.
Contro le derive nazionaliste serve l’unità di tutte le forze progressiste a cui Zingaretti vuole aprire le sue liste. Ci saranno i socialisti, personalità dell’area riunita intorno al manifesto europeista di Calenda, ma il segretario tiene ferma l’intenzione di allargare anche a sinistra le truppe. Nonostante l’opposizione dei renziani è aperto il confronto con gli ex di Articolo 1- MDP e nelle prossime settimane, a ridosso della presentazione delle liste, si capirà se la nave “tutti dentro” del PD prenderà il largo