Roma – Dall’Europa federalista all’Italia dei Comuni. La cerniera politica tra +Europa e il movimento civico guidato dal sindaco di Parma Federico Pizzarotti, è suggestiva e suggella l’alleanza elettorale per le prossime elezioni europee. “Nasciamo sotto il segno dei princìpi liberali, democratici e riformisti” ha spiegato Benedetto Della Vedova che con soddisfazione stamani ha annunciato l’intesa in conferenza stampa. Un accordo che mette in cima l’obiettivo di superare lo sbarramento del 4% e contribuire così ad assegnare forza alla pattuglia liberale europea, che si propone di diventare decisiva nei futuri equilibri di maggioranza a Bruxelles. Non uno ma una rosa di candidati per la guida della Commissione, annuncia Della Vedova: “C’è Guy Verhofstadt, c’è la commissaria Vestager ma anche Emma Bonino”, tra il gruppo dei sette che costitutiscono lo speciale ‘Team Europa’.
Per arginare le forze nazional-populiste, i listoni non sono utili, il voto proporzionale non aiuta, per questo “marciamo divisi per colpire uniti”, dice ancora il leader di +Europa, riferendosi agli accordi mancati con il Pd e il manifesto di Carlo Calenda. “L’Italia in Comune” di Federico Pizzarotti rappresenta l’equilibrio ideale, e “chi come noi ha un radicamento nel territorio – spiega il sindaco di Parma – sarà di grande aiuto per convincere le persone che l’Europa è un valore aggiunto e che non bisogna dare retta a chi vorrebbe rivenderci la Lira”.
Anche i Verdi hanno l’orizzonte europeo contro i sovranisti ma con loro l’accordo di “Italia in Comune”, siglato a gennaio, è saltato per ragioni ancora poco chiare. Due mesi fa accanto a Pizzarotti e al coordinatore nazionale Alessio Pascucci, c’era lo stato maggiore dei Verdi europei, tra cui Philippe Lamberts e Monica Frassoni. Un “tradimento” che non passa sotto silenzio e così subito dopo la conferenza stampa, il comunicato dei Green parla di “una scelta opportunista” che gli elettori sapranno valutare. “Constatiamo che Italia in Comune, dopo tante settimane di lavoro condiviso e incontri con i vertici degli European Greens, abbia deciso, di punto in bianco, di aderire al progetto di +Europa. Una forza nella quale si condividono posizioni liberiste e legate all’austerity, il sì agli OGM, alle trivelle e la TAP”.
Pizzarotti e Pascucci la spiegano con “le difficoltà a costruire un campo ampio” e la volontà di “dialogare con tutti cercando dei punti in comune”. Percorso che ha portato a premiare la collaborazione con +Europa, condiviso dalla gran parte della rete civica. “Stiamo facendo politica, non siamo alla bocciofila – risponde a Eunews il sindaco di Parma – e in politica si sceglie in base al risultato da raggiungere”. Poi rassicurano che l’impegno ambientalista del movimento non è in discussione e “ci ripromettiamo di portare una componente green dentro +Europa. Sarà un ambientalismo pragmatico, approccio indispensabile per chi tutti i giorni si misura con i problemi e le difficoltà di amministrare un comune.
Ancora troppo presto per ipotizzare candidature del nuovo sodalizio con destinazione Bruxelles e Strasburgo. Della Vedova molto probabilmente ci sarà, Pizzarotti nicchia, dice di voler restare a Parma ma ci sta pensando.