Bruxelles – Anche la Federazione Italiana Editori Giornali (FIEG) e l’Associazione Italiana Editori (AIE) scendono in campo a favore della direttiva sul diritto d’autore in discussione al Parlamento europeo la prossima settimana, considerata come una riforma equilibrata a tutela della cultura e della libera informazione.
In un comunicato congiunto il presidente della FIEG, Andrea Riffeser Monti, e quello dell’AIE, Ricardo Franco Levi,spiegano che: “Il Parlamento europeo è chiamato ad esprimere un voto di importanza cruciale, per l’approvazione definitiva della Direttiva sul diritto d’autore, a tutela dei valori democratici europei di una stampa libera e a garanzia della centralità della cultura e della creatività nella società contemporanea. Proteggere l’industria culturale e dell’informazione, rendendola economicamente indipendente, significa proteggere le nostre libertà”.
Entrambi sono ottimisti verso le future scelte del Parlamento Europeo, dimostratosi “responsabile e vicino ai problemi che l’editoria europea sta soffrendo”.
“Le norme proposte pongono le basi per la crescita dei settori creativi e culturali in Europa, giacché favoriscono l’innovazione a partire dalle modalità per valorizzare i diritti d’autore nei contesti digitali. Bloccarle in dirittura d’arrivo e rinviare tutto alla prossima legislatura -afferma Levi – equivarrebbe a porre un freno alla crescita delle imprese europee in un ambito, quello culturale, che ha effetti su istruzione, ricerca, diffusione della cultura e quindi di una cittadinanza consapevole. Per questo sono ottimista, sono sicuro che i nostri europarlamentari sapranno scegliere da che parte stare”.
In attesa del prossimo e definitivo voto sulla direttiva, previsto il 26 marzo a Strasburgo in seduta plenaria, i due rappresentanti delle più grandi associazioni di editori in Italia danno voce alle imprese che hanno detto si alla campagna sul #yes2copyright iniziata dalla European Newspaper Publisher’s Association (ENPA), che ha raccolto oltre 227 firme da parte delle agenzie del settore che sono a favore del passaggio della riforma.