Bruxelles – “Noi e i nostri membri del Parlamento europeo del gruppo ALDE ne abbiamo abbastanza e non possiamo più tacere sull’equilibrio di genere”. Inizia così un messaggio diffuso per posta elettronica dal Partito dei liberali europei nella quale si lancia una petizione on line per sostenere la nomina di donne nelle massime istituzioni europee.
“Pochi giorni dopo la Giornata internazionale della donna, il Consiglio europeo e la Commissione suggeriscono nomine tutte maschili per alcuni degli incarichi più elevati nelle principali istituzioni economiche e monetarie dell’UE”, ricordano i liberali europei.
Secondo i liberali la mancanza di donne tra le nomine ai più importanti incarichi “presso la Banca centrale europea, l’Autorità bancaria europea e il Comitato di risoluzione unico sta inviando un triste segnale sull’uguaglianza di genere in Europa. Nel 2019 e dobbiamo fare meglio di così!”.
“L’UE – dicono all’ALDE – ha bisogno di fare, non solo parlare di uguaglianza di genere”.
L’eurodeputato Nils Torvalds sostiene che “attraverso queste nomine, l’UE invia segnali che sono assolutamente obsoleti e ora spetta al Parlamento prendere posizione, dal momento che il Consiglio e la Commissione hanno dimostrato di non voler fare uno sforzo. La scienza ha dimostrato più e più volte che prendiamo decisioni migliori se abbiamo un equilibrio di genere, ed è una strategia di sopravvivenza molto povera dell’UE puntare tutte le sue carte solo sui cervelli maschili”.
Anche i Verdi europei si scagliano contro queste proposte di nomina al maschile. Philippe Lamberts, Presidente del gruppo Verts-ALE in una nota deplora “la mancanza di impegno da parte dei vertici delle nostre istituzioni per garantire l’uguaglianza di genere e promuovere la presenza di donne in posizioni di alto livello”.
Lo scambio di lettere sul tema tra il Presidente del Parlamento e quello della Commissione europea secondo Lamberts “è molto simile a un semplice esercizio di stile. L’assenza di candidati per i primi tre posti vacanti presso l’Autorità bancaria europea, il Consiglio di risoluzione unico e il Comitato esecutivo della Banca centrale europea, tuttavia, ne è la dimostrazione”.
I Verdi europei chiedono dunque “impegni vincolanti per garantire l’accesso di più donne alle posizioni chiave. Allo stesso tempo, invitiamo sia i popolari sia i socialdemocratici ad esporsi apertamente per promuovere l’uguaglianza di genere”.