Bruxelles – Francia e Germania sono ancora insieme e rafforzano l’accordo per la grande industria. La cancelliera tedesca Angela Merkel è volata ieri a Parigi dal presidente Emmanuel Macron per discutere, tra l’altro, di una road map comune che consenta all’industria del Vecchio Continente di competere al livello globale. Un tema divenuto cruciale per Parigi e Berlino, dopo la bocciatura della fusione Siemens-Alstom, contestata da entrambi i governi come frutto di una impostazione troppo limitativa delle regole europee sulla concorrenza.
Al termine dell’incontro Merkel ha insistito sulla necessità di agire di concerto su questo tema, mentre Macron ha spiegato che una ‘road map’ franco-tedesca in questo senso verrà presentata ai partner europei nel vertice del 21 e 22 marzo a Bruxelles. “La relazione franco-tedesca è condizione necessaria per far progredire l’Europa”, continua a ripetere il presidente, parlando di un rapporto “forte” ed “efficace” con Berlino, malgrado qualche reciproco mal di pancia.
Come quello indicato dalla Sueddeutsche Zeitung, secondo la quale Merkel intende intende frenare la Francia sulla vendita di armi all’Arabia Saudita, nel quadro del progetto di difesa comune sancito un mese fa ad Aquisgrana e il progetto tedesco Nord Stream 2 è stato freddamente accolto a Parigi. Ma Macron ha minimizzato, Francia e Germania, ha assicurato, sono “attori sempre più vicini e coordinati per agire al livello dell’Ue a favore di un’Europa più unita, sovrana e democratica”.
Tra l’altro, Parigi e Berlino lavorano attualmente alla costruzione di un colosso europeo per la produzione di batterie, una sorta di Airbus per l’auto elettrica che permetta di rispondere alla concorrenza asiatica. Secondo quanto riferito dal ministro dell’Economia Bruno Le Maire, il progetto prevede investimenti per circa 20 miliardi di euro, di cui 5-6 per i prossimi 3-4 anni.
Intervistato da Les Echos, il ministro francese dell’Economia ha precisato che Parigi e Berlino metteranno rispettivamente sul tavolo 700 milioni e 1 miliardo. All’iniziativa si è aggiunta la Polonia e la Spagna potrebbe seguire.
L’incontro parigino è anche servito a lanciare un chiaro messaggio sulla Brexit: Macron e Merkel si sono entrambi detti disposti a concedere più tempo alla trattativa se Londra lo chiederà ma l’accordo raggiunto con l’Ue non si rinegozia.
Notizia tratta da Ansa.