Bruxelles – Poche camere, e destinate a un numero di persone maggiore di quello per cui sono concepite. Un problema per molti, soprattutto se immigrati. In Italia un cittadino extra-comunitario su due (52%) vive in case sovraffollate, e la stessa sorte tocca a quattro cittadini dell’UE su dieci (42,5%) che risiedono sul suolo nazionale.
In entrambi i casi, stando ai dati Eurostat diffusi oggi, l’Italia registra una situazione peggiore rispetto alla media europea. Nell’UE è in in linea di massima un cittadino extra-comunitario su tre (34,6%) a vivere in case sovraffollate, un dato superiore più del doppio rispetto a quello dei cittadini comunitari (16,8%) in altri Stati membri. L’Italia è dunque il terzo Paese dell’Ue dove per un europeo risulta più difficile vivere. Solo in Lettonia e Ungheria si contano più cittadini alle prese con problemi di abitazioni sovraffollate.
L’Istituto di statistica europeo sottolineano cosa significhi vivere in una casa sovraffollata. Vuol dire non avere a disposizione una stanza per la famiglia, non avere una stanza per coppia nella casa, non avere una camera per persona singola dai 18 anni in su, non avere una stanza per i bambini che possa accogliere almeno due minori di 12 anni.
Si tratta di condizioni che toccano quasi 7 immigrati extra-comunitari su dieci in Croazia (67,6%) e Bulgaria (67,2%) e sei immigrati su 10 in Polonia (61%), e i tre Paesi dell’Ue dove il sovraffollamento delle abitazioni risulta maggiore.